Occorre creare una Gestione associata per il contributo di sbarco, separata da quella per il turismo che comunque deve rimanere con le funzioni e i compiti deliberati al momento della sua costituzione (febbraio 2012).
Il comune di Portoferraio deve svolgere il ruolo di capofila della Gestione per il contributo di sbarco che deve essere stabilito in 1,50 euro, mantenendo le esenzioni già previste dalla convenzione intercomunale per l’imposta o tassa di sbarco.
Nella ripartizione degli introiti il 45% (pari a circa 630.000,00 euro, se calcolati sull’incasso del 2015) deve essere utilizzato dalla nuova Gestione per finanziare i progetti comprensoriali riferiti alle attività primarie previste dalla legge istitutiva: interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, di recupero e salvaguardia ambientale.
Mentre il 30% (previsti circa 420.000,00 euro) sarà suddiviso fra i comuni di Campo nell’Elba, Portoferraio e Rio Marina, sedi dei porti di attracco e atterraggio dei turisti, purché finalizzati ad azioni di polizia locale e mobilità.
Infine, il restante 25% (previsti 350.000,00 euro), sarà assegnato alla Gestione associata per il turismo per attuare le finalità istitutive. Questo è l’unico modo sia per sbloccare la situazione di stallo che si è creata a causa dello scontro tra sindaci di Capoliveri e Portoferraio, sia per rispettare la recente normativa che ha introdotto il contributo di sbarco.
Comitato 2.6