Dopo aver affrontato il problema della sanità il Lions Club Isola d’Elba propone il confronto sull’altro ar-gomento di primario interesse per il nostro territorio: la portualità.
Il tema è stato discusso nel corso di una conferenza pubblica, organizzata dal sodalizio elbano in collaborazione col Comune di Portoferraio, tenutasi nell’auditorium del Centro Congressi De Laugier nel pomeriggio di lunedì 29 febbraio.
Il mantenimento della già ottima collaborazione e dell’equilibrio crocieristico con i porti di Piombino e Livorno, la necessità di un ufficio sul territorio, ma anche il timore che i nostri piccoli porti passino in secondo ordine in seno al nuovo grande ente è quanto in sintesi è stato espresso dal presidente del Lions Club Antonella Giuzio nel suo intervento di apertura del meeting e di presentazione dei conferenzieri.
Prima che la parola passasse al commissario Luciano Guerrieri e al Comandante Vincenzo Di Marco, convocati a relazionare sull’argomento, sono intervenuti i sindaci di Portoferraio Mario Ferrari e di Rio Marina Renzo Galli, presenti al tavolo di lavoro, che, oltre al franco ringraziamento ai Lions per la programmazione dell’incontro e al rinvio di ogni valutazione sul nuovo ente a dopo aver ascoltato le relazioni, hanno anch’essi manifestato la necessità di evitare che i porti minori diventino sempre più periferici.
Luciano Guerrieri, commissario dell’Autorità Portuale di Piombino – Elba, ha parlato per primo riferendo sulle difficoltà incontrate per giungere all’attuale riforma che riduce le 24 Autorità Portuali oggi attive in Italia in 15 Autorità di Sistema Portuale, il cui testo definitivo, non ancora pronto, sarà reso disponibile verso l’estate. Guerrieri ha continuato definendo alcune delle peculiarità del nuovo organismo la cui natura giuridica sarà di ente pubblico non economico di rilevanza nazionale: comitato di gestione più snello composto da poche persone solo istituzionali, maggiori poteri al presidente, eliminazione delle commissioni consultive, possibilità di convocazione al tavolo di partnerariato dei rappresentanti delle categorie interessate, mantenimento degli uffici territoriali che erano sede di A.P. con compiti di proposte, di istruttorie e di amministrazione, creazione di un ufficio di decentramento all’Elba, controllo dello Stato sulle APS, partecipazione al tavolo nazionale di coordinamento per armonizzazione della rete logistica e portuale italiana. Grazie a queste ed altre innovazioni secondo il relatore si potrà ambire, con la collaborazione dell’Autorità Marittima e dei sindaci, a notevoli benefici non solo sulla programmazione di nuovi piani regolatori riguardanti sia il potenziamento degli ormeggi di Portoferraio sia la protezione dell’area di manovra a Rio Marina, ma anche sul piano del rafforzamento dei collegamenti, della viabilità terrestre, della nautica, della crocieristica e dell’inserimento nell’APS dei porti di Cavo e Capraia.
Vincenzo Di Marco, Capitano di Vascello (CP) e Direttore Marittimo della Toscana cui è toccato il successivo intervento, ha richiamato l’attenzione dei numerosi presenti in sala sulla rapidità con cui stanno avvenendo i cambiamenti dei traffici marittimi e della geopolitica nel Mediterraneo in genere. Il gigantismo navale in continua espansione, il costante aumento di approdi crocieristici, la crescente richiesta di potenziamento dei collegamenti con le isole sono alcuni degli aspetti ai quali, secondo Di Marco, è necessario dare una risposta molto più veloce che in passato, pena lo spostamento del traffico mercantile di merci destinate anche all’Italia, come in parte sta già avvenendo, verso i porti del Nord Europa più efficienti ed in costante aggiornamento. Il relatore ha proseguito esprimendo il parere che la centralità in argomento vada vista non come un limite ma come un vantaggio sia sotto il profilo occupazionale sia per l’opportunità di evitare sovrapposizioni ed usufruire della garanzia della supervisione dello Stato. Il ruolo dell’Autorità Marittima con competenza sulla sicurezza portuale è, secondo il Direttore Marittimo, di fondamentale importanza: si tratta di un valore aggiunto frutto di un bagaglio di 150 anni di esperienza, che deve portare ad una forma di sicurezza produttiva tesa al regolare svolgimento delle operazioni portuali senza ingerenze esterne con particolare attenzione a quelle del malaffare.
Terminate le relazioni dei due conferenzieri sono seguiti numerosi interventi, domande e segnalazioni da parte del pubblico in sala a cui Di Marco e Guerrieri hanno esaurientemente risposto.
Al termine il presidente Giuzio ha fatto omaggio ai relatori del guidoncino e del Notiziario del Club.