Buongiorno dott. Orsini,
innanzitutto premetto che non finirò mai di ringraziarvi per la bellissima esperienza che ho passato con voi. E' stata estremamente formativa, ma anche molto stimolante. Inizialmente scettico sul Comune Unico, poi mi convinsi della bontà del progetto e lo sostenni convintamente, impegnandomi anche in attività che andavano ben oltre la natura dell'incarico che mi avevate conferito o le richieste che mi giungevano dall'Università. Tutto ciò sia perché era realmente vantaggioso per l'economia dell'isola, sia perché sapevo che in quel momento era l'unica alternativa possibile agli 8 comuni.
Poi però c'è stato il referendum, nel quale gli elbani hanno chiaramente bocciato il Comune Unico dell'Isola d'Elba. Seppur con una certa delusione ed essendo perfettamente consapevole che ciò avrebbe lasciato in vita gli 8 comuni per diversi anni ancora, ho accettato il risultato delle urne perché, come dice l'art.1 della nostra Costituzione, "La sovranità appartiene al popolo".
Anche facendo tesoro delle critiche che venivano rivolte verso il Comune Unico durante la campagna referendaria, mi sono a quel punto ancor più convinto che l'unico modo per abbandonare l'attuale frammentazione fosse quello di proporre i 3 comuni, cercando fin dal giorno seguente al referendum di perseguire quell'obiettivo.
Detto ciò, voglio infine puntualizzare su un punto. Il mio volermi occupare solo del versante occidentale non deve intendersi, come da lei sostenuto, che io voglia abbandonare a se stessa la zona orientale. Tutt'altro! Sarei infatti felicissimo se qualcuno di quel versante la pensasse come me e si facesse promotore di un comitato per la costituzione del Comune dell'Elba Orientale. Io non posso occuparmi di mandare avanti contemporaneamente due comitati e due progetti di fusione, innanzitutto perché non ne avrei il tempo, ma anche e soprattutto perché penso che sia giusto che dell’iniziativa se ne faccia carico qualcuno di quel versante.
Spero che comprenda il mio punto di vista e che non mi porti rancore per questo.
Cordiali Saluti
Federico Galli