Le scriventi associazioni rappresentanti gli operatori turistici elbani, che ieri erano presenti in qualità di uditori alla consulta dei sindaci per l’applicazione del nuovo contributo di sbarco, esprimono profonda delusione ed indignazione per come si è svolta la medesima, e per le inevitabili conseguenze che un inadeguato approccio alle politiche comprensoriali elbane da parte di pubblici amministratori può ingenerare in questo contesto, ed anche in futuro.
La presunzione, l’arroganza ed il mancato rispetto verso i colleghi, da parte di chi a nostro avviso non ha ben chiaro l’onere del mandato ricevuto e le responsabilità che ne derivano verso cittadini ed imprese, possono causare effetti devastanti sulla crescita del nostro territorio. Sembra di assistere all’esibizione di maldestre prove muscolari per affermare il proprio potere, piuttosto che a pacate ed intelligenti discussioni che conducano ai migliori risultati possibili per la nostra isola. Ancora lotte intestine, campanilismi e miopi visioni di parte come avveniva nella vecchia Comunità Montana, atteggiamenti questi che come imprenditori non possiamo che deprecare, rimpiangendo la mancata istituzione del Comune Unico che di fatto avrebbe potuto risolvere queste problematiche.
Facendo una breve cronistoria dell’incontro, al quale era assente solo il sindaco di Capoliveri, la contrapposizione tra le due parti contendenti avrebbe trovato sicuramente un utile compromesso nell’accettazione reciproca di alcuni punti posti in discussione, e così sembrava si stesse avviando la discussione, salvo qualche intemperanza già improvvidamente scaturita durante lo svolgimento dell’incontro ed a causa di un articolo di Barbetti appena uscito sulla stampa on line, che aveva fatto surriscaldare gli animi.
Il tavolo è saltato dopo dieci minuti dall’uscita del sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, che per motivi personali ha dovuto abbandonare la seduta, delegando il suo vice Marini a rappresentarlo.
L’oggetto del contendere si era trasferito nel frattempo dai vari punti in discussione nella proposta presentata dai comuni di Portoferraio, Rio Marina e Campo Elba per approvare l’applicazione del nuovo contributo di sbarco, che tra l’altro poteva essere accettabile e condivisibile in molti punti, alla proposta avanzata dai sindaci di Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro e Rio Elba che, nell’incertezza dell’interpretazione normativa ed in attesa di ulteriori autorevoli pareri, proponevano di mantenere il contributo di sbarco fermo ad € 1,50 per l’intera stagione. L’intenzione era quella di ritrovarsi a settembre per approfondire la questione e assumere le conseguenti azioni per una corretta applicazione del contributo, in linea con gli ultimi dettati legislativi.
Dalle due posizioni, foriere di un possibile punto d’incontro, si è passati all’intimazione di Marini di “revocare la revoca” della tassa di sbarco da parte del sindaco Barbetti, capofila della Gestione Associata del Turismo. Andrea Ciumei, sindaco di Marciana Marina, si assumeva la responsabilità di fargliela revocare, qualora tutti gli otto comuni dell’Elba avessero approvato il Regolamento che consente di trasformare la tassa in contributo di sbarco.
A questo punto la situazione è degenerata ed il tavolo è saltato, facendo comprendere a noi astanti che probabilmente non è nelle intenzioni di tutti trovare un accordo utile per l’intero territorio elbano, ma che forse qualcuno sta pensando al proprio comune, in virtù del fatto che dispone di scalo portuale, e che quindi potrebbe applicare autonomamente il contributo di sbarco, e magari anche incamerarselo senza condividere il gettito con altri.
Ci chiediamo: cosa dovrebbero fare allora a questo punto gli altri comuni che non hanno il porto? Applicare forse l’imposta di soggiorno, facendo così pagare ai turisti una doppia imposizione?
Come Associazioni di categoria, dopo esserci battuti a lungo per ottenere la tassa di sbarco, più equa e leggera rispetto all’imposta di soggiorno, ed esserci battuti anche per il Comune Unico, in modo da far crescere l’Elba in maniera compatta ed omogenea, dissentiremmo in modo assoluto da simili eventualità.
A questo punto facciamo presente che la stagione è alle porte, che quest’anno abbiamo in corso diversi progetti con la Gestione Associata del Turismo, e che questo stato di fatto rischia di paralizzare ogni attività.
E’ evidente che ogni conseguenza derivante dalla mancata applicazione dell’imposta di sbarco, unico gettito disponibile per consentire un’adeguata promozione dell’Elba sui mercati turistici, ricadrebbe pesantemente sull’economia elbana, compromettendo la stagione e di conseguenza le sorti delle imprese turistiche e di migliaia di famiglie e lavoratori.
Riteniamo pertanto utile richiamare i nostri amministratori ad una forte assunzione di responsabilità verso l’intero territorio elbano, partendo da una più consona gestione dei rapporti istituzionali tra i vari comuni, nel rispetto dei ruoli che ciascun amministratore eletto rappresenta. Personalismi, atti d’imperio, attacchi sulla stampa ed assurde provocazioni, non fanno altro che far scadere il livello della Politica che, ribadiamo parafrasando una nota espressione linguistica, non è acqua!
CONFCOMMERCIO ELBA
CONFESERCENTI
ASSOCIAZIONE ALBERGATORI ELBANI
FAITA Campeggi
COLDIRETTI