Il Comune di Capoliveri con propria delibera del 26/02/2016, si è reso responsabile di un mancato introito per l'Elba senza averne avuto alcun mandato dagli altri sette comuni Elbani.
Il regolamento della gestione associata parla chiaro: in base all'art. 3, il Comune di Capoliveri avrebbe potuto agire solo su specifico indirizzo della consulta dei sindaci; i sindaci non si sono mai espressi per chiedere al comune capofila di provvedere alla richiesta della sospensione della riscossione della tassa di sbarco. Ci troviamo, quindi, dinanzi ad un atto unilaterale contro le regole ed in danno al sistema.
Il comune di Capoliveri, nel mantenere questa posizione, rischia di decretare la fine della gestione associata del turismo oltreché provocare il mancato introito della tassa con grave danno per il territorio.
E' un vero e proprio atto d'imperio e ciò è dimostrato dal fatto che nelle altre isole interessate, in continuità e nell'attesa degli atti interpretativi per l'applicazione della nuova norma si è andati avanti, legittimamente, riscuotendo la tassa di sbarco.
Così come stanno facendo i comuni delle altre isole, anche il comune di Portoferraio ha mantenuto fermo il regolamento, così come consigliato anche dall'ANCIM.
Pertanto, come risulta evidente, onde evitare ulteriori danni, è necessario che il comune di Capoliveri revochi l’atto con cui , impropriamente, ha causato questa fase di stallo ed inoltre si ritiene opportuno che i comuni si confrontino nuovamente sulla questione.
IL Sindaco Mario Ferrari