"La proposta di legge la costruimmo grazie a riunioni e incontri pubblici, dibattiti, insieme a Grazia Mazzei e altri volontari e associazioni- dice Luciano Giorni, ex preside ora in pensione- arrivò al parlamento per una discussione che non si è mai concretizzata. Vai a sapere quando e se verrà presa in esame. Il sindaco Ciumei, di sua personale iniziativa e senza consultare minimamente il nostro Comitato promotore, si "impadronì" della nostra proposta e sembra l'abbia messa nel piano degli interventi dell'Ancim di cui è vicepresidente. In pratica un'operazione di immagine immeritata, senza poi farne sortire alcunchè".

PORTOFERRAIO. Dibattito sulla scuola isolana sempre più intenso per le carenze rituali alla ripresa dell'anno scolastico, colpito da crescenti tagli di organici, di fondi, di aule e il panorama si fa pesante anche per l'assenza di risposte alla proposta di legge creata da un Comitato elbano, che si è persa nei meandri del parlamento. L'Elba dei tanti Comitati, che in certi casi suppliscono o provano a supplire a carenze politiche in fatto di reali risposte ai problemi del territorio, si batte anche per il mondo della scuola.

"La proposta di legge la costruimmo grazie a riunioni e incontri pubblici, dibattiti, insieme a Grazia Mazzei e altri volontari e associazioni- dice Luciano Giorni, ex preside ora in pensione- arrivò al parlamento per una discussione che non si è mai concretizzata. Vai a sapere quando e se verrà presa in esame. Il sindaco Ciumei, di sua personale iniziativa e senza consultare minimamente il nostro Comitato promotore, si "impadronì" della nostra proposta e sembra l'abbia messa nel piano degli interventi dell'Ancim di cui è vicepresidente. In pratica un'operazione di immagine immeritata, senza poi farne sortire alcunchè".

Quindi Giorni polemizza con la classe politica e un sindaco in particolare e fa notare come la proposta di legge sia stata dimenticata nelle stanze del potere romano."Oltre alla suddetta proposta di legge per le piccole isole, che puntava a rendere stabile per un triennio il personale scolastico, per garantire una stabilità didattica e di servizio, sarebbe stato necessario che si realizzasse completamente l'autonomia delle istituzioni scolastiche, iniziata e non terminata da Berlinguer. purtroppo la sua uscita di scena ha riportato gradualmente la fragile scuola delle isole a recessione, soprattutto in seguito ai pesanti interventi delle "riforme". Prima quella della Moratti, poi Gelmini e infine quella di Monti-Profumo. Ora ci sono stati solo tagli e tanta necessità di arrangiarsi nelle scuole. Non so dove si potrà andare a finire, senza alcuna prospettiva".

Stefano Bramanti  (nella foto d'archivio: una delle prime riunioni del Comitato tenutasi nel 2009)