La Toscana spende bene i fondi europei e per garantire continuità ha anticipato, già nel 2015, 82 milioni per far partire nuovi bandi. Come quelli per i lavori di pubblica utilità nelle aree di crisi, 4 milioni per più di 770 lavoratori disoccupati, privi di ogni ammortizzatore sociale in aree di crisi, come Livorno.
Lo confermano le tabelle riportate oggi dal Sole 24 ore sull'utilizzo dei fondi strutturali nelle varie regioni che denotano la buona capacità di spesa della Regione Toscana, con un utilizzo del 114% dei fondi del FESR 2007-2013 e del 95% del Fondo sociale europeo (FSE).
Un dato molto buono, soprattutto quello del Fondo europeo di sviluppo regionale, dove siamo dopo la Val d'Aosta la seconda regione per capacità di spesa. Questo significa che la progettualità della Toscana è riuscita a realizzare una quantità di progetti superiori alla entità dei fondi disponibili. C'è stata dunque una progettualità ricca e di qualità da parte dei soggetti del territorio, che hanno effettivamente speso i fondi disponibili, andando anche oltre il 100 per cento. Dunque c'è un effetto leva delle risorse pubbliche rispetto alle risorse private di cofinanziamento dei progetti. Peraltro la rendicontazione dei progetti è ancora aperta, per cui il dato relativo alla spesa sulle risorse programmate potrebbe ancora salire.
Anche per il Fondo FSE c'è stato un pieno utilizzo delle risorse. Qui il dato a disposizione degli uffici regionali è già più alto del valore riportato dalla tabella e sfiora il 99 per cento. Sono infatti in corso gli aggiornamenti sui sistemi informativi per la rendicontazione finale delle spese alla Commissione europea competente.
Molto positivo anche l'utilizzo dei Fondi strutturali per il settennato 2014-2020. Sono infatti già state impegnate diverse risorse, e sono stati già programmati e attuati interventi per misure importanti, comee appunto i bandi per i lavori di pubblica utilità.