"La compagnia di navigazione Blu Navy ci ha ufficialmente informato della cessazione del proprio servizio di collegamento Piombino – Portoferraio alla fine di settembre. Poiché tale servizio era stato autorizzato per tutto il 2012 ovvero fino al 31 dicembre, la decisione della compagnia, riconducibile secondo quanto riferito dalla stessa a motivazioni di insostenibilità economica e finanziaria, determina la necessità di una urgente ridefinizione della programmazione oraria complessiva dei servizi di collegamento per il periodo ottobre – dicembre. A tal fine l’Autorità Portuale, d’intesa con
La riunione sarà anche l’occasione per una valutazione complessiva sull’estate trascorsa, sulle problematiche riscontrate, nonché di una riflessione congiunta su possibili iniziative e modifiche dei propri provvedimenti in vista della stagione 2013".
Fin qui la nota dell'APPE dalla quale traspare perfino un certo imbarazzo per la ininterrotta serie di disservizi verificatisi negli ultimi mesi sulle rotte del canale, e per un evento che di fatto sancisce il fiasco della cosiddetta liberalizzazione del trasporto marittimo da e per l'Isola d'Elba, con la privatizzazione della Toremar avversata dagli isolani e caparbiamente voluta (anche oltre ogni logica) dagli amministratori regionali.
Ma a che razza di liberalizzazione hanno condotto la "gara" regionale, le destinazioni degli slot, se poi non si sono individuati soggetti affidabili, in grado di garantire il servizio nell'arco dell'anno intero? Quale "libero e concorrenziale mercato" se poi è rimasto a gestire la partita un solo operatore con due diverse giacche, nelle tasche di una delle quali finiscono peraltro laute sovvenzioni pubbliche (leggi: paghiamo ancora noios come avrebbe detto Totò)?
Ed alla corsa al capezzale vuol partecipare anche l'Osservatorio sulla Continuità Territoriale che (Bongiorno Rosa! - si direbbe da queste parti) come afferma una nota della Provincia, aderisce entusisticamente con l'assessore Nocchi, alla riunione "fatale" ipotizzata da Guerrieri. Visto cosa hanno finora fatto, temiamo che l'Osservatorio verrà osservantemente ad osservare un minuto di silenziosa prece sotto il catafaco della Cara Estinta Concorrenza.
Ultimo nel pomeriggio giunge un fervorino firmato dall'assessore Ceccobao che precisa che la riunione si farà all'Elba:
“La crisi economica di Blu Navy e la decisione della compagnia di lasciare l’Arcipelago toscano sono delle novità che, purtroppo, riflettono la crisi del trasporto marittimo del settore. La Regione Toscana è già al lavoro e garantirà una riorganizzazione delle corse affinchè non vengano a mancare nè la qualità nè la quantità nei collegamenti tra la terraferma e le isole dell’Arcipelago”. Così l’assessore regionale ai trasporti della Toscana, Luca Ceccobao, ha commentato la notizia del ritiro, dovuto a difficoltà economiche, della compagnia Blu Navy dalle rotte verso le isole dell’Arcipelago. Il servizio a Blu Navy era stato autorizzato fino al 31 dicembre 2012. “Faremo di tutto – ha aggiunto l’assessore – per fronteggiare la situazione e cercheremo soluzioni concrete per garantire la continuità territoriale. Lavoreremo assieme agli enti locali, all’Autorità portuale e all’Osservatorio per il trasporto marittimo. Già la prossima settimana sarò all’Elba per confrontarmi con le istituzioni e il territorio e trovare soluzioni che non penalizzino l’Arcipelago”.
Non un filo di autocritica dell'assessore-ferroviere per questo clamoroso flop tutto suo, che peraltro fa il paio, sempre ragionando di continuità territoriale, con quell'altra bufala aeroportuale che ci ha venduto: quella dei collegamenti con Pisa e Firenze assicurati (chi li ha visti?). No, la colpa è della crisi, delle sfavorevoli congiunzioni astrali, del destino cinico e baro.
E quando si riuniranno gli "Stati generali del trasporto marittimo" col gotha amministrativo insulare? il 27 settembre a tre giorni dalla dipartita delle compagnie "stagionali". E in tre giorni i nostri campioni Guerrieri-Nocchi-Ceccobao "rimoduleranno" il tutto, o più credibilmente dovranno prendere atto di quello che proporranno gli armatori (plurale si fa per dire) che sicuramente le idee chiare per parte loro già ce le hanno?
Intanto circolano sul futuro invernale del nostro trasporto marittimo voci raccapriccianti: a partire dalla non assunzione degli slot liberati dai giallo-blu, quindi con una considerevole diminuzione delle corse, e sarebbe ancora nulla, se avesse fondamento l'ipotesi di far compiere la prima corsa dall'Elba alle 5.30 dall'Aliscafo o Catamarano in luogo del traghetto, di cui abbiamo sentito insistentemente parlare. Come dire, in inverno, l'insicurezza più assoluta di viaggiare.
Ma a pensarci bene non tutti gli aspetti di questa calata all'Elba del 27 possono considerarsi negativi. Ceccobao, Guerrieri e Nocchi potrebbero cogliere l'occasione (non vagheggiamo che siano colti da un attacco di verecondia tale da istigarli a dimettersi come penseremmo opportuno) ma potrebbero almeno approfittare per chiedere coralmente scusa agli elbani (e pure ai lavoratori pendolari, agli assidui visitatori dell'Elba) per il palmare fallimento delle loro strategie, per le promesse non mantenute, per l'oggettivo peggioramento dello standard dei servizi che si è determinato. Non lo faranno ed è un peccato, riguadagnerebbero qualche punto nei confronti di un'opinione pubblica che con loro (a più che giusta ragione) ci risulta parecchio incazzata, nei confronti di una popolazione che in parte (come chi stende questa nota) direttamente o indirettamente li ha pure votati, e che li ha visti attuare strategie che tradivano prima di tutto i valori della socialità del centrosinistra.
sergio rossi