La presidente di Legambiente Arcipelago Toscano, Maria Frangioni ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, agli assessori regionali al territorio e all’ambiente e ai Gruppi del Consiglio regionale per chiedere spiegazioni sull’iter che ha portato alla recente approvazione Piano Regolatore Portuale di Marciana Marina, verso il quale l’associazione ambientalista aveva presentato precise osservazioni, totalmente respinte insieme a quelle della stessa Regione Toscana.
Ecco il testo della lettera inviata a Rossi dal Cigno Verde isolano:
Il Consiglio Comunale di Marciana Marina ha recentemente approvato, con i soli voti della Maggioranza, il Piano Regolatore Portuale che, dai documenti pubblicati sull’Albo Pretorio del Comune, sembra confermare quanto presentato al momento dell’adozione: un fortissimo impatto paesaggistico e ambientale su uno di lungomari più belli della Toscana ed anche un forte impatto sociale sulla piccola comunità del più piccolo Comune della Toscana per estensione territoriale.
Un Piano che ha sollevato immediatamente una forte opposizione popolare della quale si fa interprete il Comitato per il porto marinese che in questi giorni ha avviato una serie di incontri per analizzare il Piano del Porto e per chiedere sostanziali modifiche ad uno strumento che stravolgerebbe con nuovi moli - e addirittura con costruzioni sulla diga del porto – il panorama unico di Marciana Marina e che, a detta di esperti e pescatori, acuirebbe il già avanzato stato di erosione della Spiaggia della Marina e i rischi da mareggiate per il rione costiero del Cotone e l’intero lungomare.
E’ quindi abbastanza incredibile che – per la prima volta a nostra memoria, almeno all’Isola d’Elba - l’approvazione di un Piano regolatore portuale sia avvenuta respingendo TUTTE le osservazioni presentate e in particolare quelle della Regione Toscana che sollevavano in maniera molto puntuale incongruenze e problemi importanti, anche per quanto riguarda Valutazione ambientale strategia, depurazione delle acque, conformità con gli strumenti di pianificazione regionale in vigore al momento dell’iter approvativo del Piano e con quelli in vigore attualmente (Legge urbanistica e Piano Paesaggistico regionali).
Il Consiglio Comunale di Marciana Marina – o meglio la Giunta e la sua Maggioranza – ha respinto le osservazioni degli uffici regionali – compreso quello VIA/VAS che nella scorsa legislatura faceva capo direttamente al Presidente della Regione – con motivazioni che ci ripromettiamo di approfondire ma che a una prima lettura sembrano a volte francamente molto “fantasiose” e con diverse forzature riguardo alla normativa regionale e alle Direttive europee.
Il Piano Portuale di Marciana Marina è infatti il frutto di un farraginoso, opaco e costoso iter – messo sempre in evidenza in Consiglio Comunale con interpellanze, osservazioni e iniziative pubbliche dalle Minoranze che si sono succedute e che sono state costantemente ignorate - sul quale la Regione Toscana decise di intervenire: il 5 agosto 2013 l’agenzia informativa ufficiale della Regione Toscana “Toscana Notizie” pubblicò infatti un comunicato intitolato “Porto turistico di Marciana Marina, firmato l'accordo per la riqualificazione” e nel quale si leggeva: «E' stato firmato, con procedura digitale, l'accordo di pianificazione per la riqualificazione e l'ampliamento delle attrezzature del porto turistico del Comune di Marciana Marina, implementando il quadro conoscitivo del Master Plan della rete dei porti toscani allegato al Piano di indirizzo territoriale».
I firmatari dell'accordo tra Regione, Provincia di Livorno e Comune di Marciana Marina erano: gli assessori regionali Anna Marson (urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio) e Vincenzo Ceccarelli (infrastrutture e trasporti), il sindaco di Marciana Marina Andrea Ciumei e Piero Nocchi, assessore provinciale alla Programmazione territoriale, Tpl e porti. Nel comunicato della Regione si leggeva: «La firma di oggi, che conclude il percorso di pianificazione a un anno dalla firma dell'intesa preliminare, consente al Comune di Marciana di approvare la variante al piano strutturale relativa alla riqualificazione e ampliamento delle attrezzature portuali e alla Regione Toscana di aggiornare di conseguenza il quadro conoscitivo del Masterplan sulla rete dei porti toscani. Per la Provincia di Livorno si tratta di un tassello importante per contribuire alla qualificazione del sistema portuale dell'Isola d'Elba».
L’ex assessore Marson dichiarò: «Il porto turistico è parte integrante del centro di Marciana Marina, con il suo pregevole lungomare urbano. L'accordo consente la riorganizzazione del porto esistente e delle attrezzature in esso presenti senza interventi che ne alterino il contesto paesaggistico d'insieme». Facciamo notare che, al contrario, il Piano approvato dal Consiglio Comunale di Marciana Marina altera completamente e pesantemente il contesto paesaggistico d’insieme.
L'assessore Ceccarelli dichiarò: «Marciana Marina ha bisogno di un porto più funzionale e qualificato, oltre che ben inserito in un contesto ambientale e paesaggistico di pregio. L'accordo di oggi ci consente di riorganizzare il porto proprio secondo questi indirizzi». Facciamo notare che, al contrario, il Piano approvato dal Consiglio Comunale di Marciana Marina non è affatto ben inserito in un contesto ambientale e paesaggistico di pregio, ma che anzi non tiene affatto conto delle maggiori emergenze ambientali presenti all’interno e all’esterno dell’area portuale e altera completamente e pesantemente il contesto ambientale e paesaggistico di Marciana Marina.
Il Sindaco di Marciana Marina, Andrea Ciumei, dichiarò: «Con la variante al piano strutturale che sulla base dell'accordo odierno possiamo approvare non solo riorganizzeremo e metteremo in sicurezza il porto, ma valorizzeremo il lungomare. Il nuovo porto turistico contribuirà a incentivare l'afflusso non solo a Marciana Marina, ma su tutta l'isola d'Elba, migliorando anche il servizio per i residenti, in particolare per la nautica sociale e la pesca». Facciamo notare che al contrario, il Piano approvato dal Consiglio Comunale di Marciana Marina non riorganizza e mette in sicurezza l’area portuale ma prevede pesantissimi e costosi interventi che porteranno ad un “gestore unico” dei servizi portuali, che probabilmente sarà anche l’unico a godere della sua “valorizzazione”. Quanto al miglioramento del servizio ai residenti, in particolare per la nautica sociale e la pesca, facciamo notare che si tratta proprio delle categoria più ostili al Piano Portuale perché lederebbe in modo certo i loro diritti consuetudinari.
Siamo quindi a chiedervi cosa prevedesse l’accordo per la riqualificazione del Porto di Marciana Marina sottoscritto anche dalla Regione Toscana e come mai, se quell’accordo è andato avanti ed è stato implementato nei successivi 2 anni e mezzo, la Maggioranza del Consiglio Comunale di Marciana Marina abbia respinto – con un atto che continuiamo a giudicare inusuale ed eccezionalmente grave - tutte le osservazioni della Regione Toscana che evidentemente dovrebbero derivare dalla necessità di rendere la proposta presentata dal Comune di Marciana Marina congruenti con quell’accordo di pianificazione urbanistica.
Si chiede anche cosa intendano fare la Presidenza della Regione Toscana, gli Assessori competenti e il Consiglio Regionale della Toscana per difendere le competenze regionali e le giuste osservazioni – respinte in toto dalla Maggioranza del Consiglio Comunale di Marciana Marina - presentate verso un Piano Portuale che presenta pesantissimi problemi dal punto di vista ambientale e paesaggistico e di rispetto alla normativa urbanistica e paesaggistica vigente attualmente e al momento dell’iter di presentazione e approvazione del Piano Portuale di Marciana Marina.
Maria Frangioni
Presidente di Legambiente Arcipelago Toscano