Gentilissima Signora Maria Gisella Catuogno,
dopo avere letto il suo intervento mi corre l'obbligo di una precisazione.
Nel suo scritto lei lamenta l'assenza degli otto sindaci dell'isola d'Elba, cosa, questa, vera solo in apparenza.
La manifestazione di giovedì scorso, infatti, deriva dalla richiesta della Conferenza zonale sull'istruzione, di un incontro con il dirigente provinciale (il provveditore agli studi come si diceva fino a qualche anno fa), dottoressa Amato, nel quale avremmo dovuto evidenziare le molte criticità della scuola elbana e chiedere gli opportuni interventi.
Purtroppo la dottoressa Amato, per motivi strettamente personalli, non ci ha dato la disponibilità per un incontro all'Elba, e quindi abbiamo deciso, in accordo con il sindacato CGIL, di andare noi a Livorno, e di coinvolgere in questa iniziativa anche tutto il mondo della scuola isolana.
Il sindacato CGIL ha messo a disposizione gli autobus e chiunque ha voluto è potuto venire a Livorno, per manifestare il nostro stato di disagio e fare "sentire la nostra voce".
Quindi i sindaci non erano presenti esclusivamente perchè rappresentati dalla conferanza zonale sull'istruzione attraverso il presidente Jessika Muti, il vicepresidente Renzo Mazzei (chi le scrive) e il delegato di Marina di Campo Maria Grazia Ulivieri, queste tre persone rappresentavano, appunto la conferenza e quindi tutti gli otto comuni elbani.
Il sottoscritto, insieme al presidente Muti ed al rappresentante della CGIL scuola sono stati chiamati dal provveditore, appena arrivati nella sede del provveditorato, esclusivamente per stabilire alcune norme di ordine pubblico, ovvero il numero delle persone che potevano accedere alla saletta dov'è avvenuto l'incontro (50 era il numero limite imposto dalla questura) e perchè la dottoressa Amato temeva che ci potessero essere attacchi strumentali verso la sua perosna da parte di alcune non meglio identificate persone.
Devo dire che mi ha fatto personalmente molto piacere udire, mentre ci aspettavate, l'inno nazionale. In questo modo avete dimostrato l'elevato grado di civiltà degli isolani, civiltà dimostrata ancora di più nel corso della riunione, dove se non tutti molti hanno potuto esprimere le proprie opinioni e ribadire lo stato di criticità in cui versa la nostra scuola.
La dottoressa Amato, ha dato spiegazioni, ed ha fatto alcune promesse per l'immediato futuro, promesse che attendiamo siano mantenute.
Gentile signara Catuogno, la lotta per i diritti dei nostri ragazzi non è certo finita giovedì, molto c'è ancora da fare, e per farlo dobbiamo fare fronte comune, accantonando le divisioni campanilistiche, partitiche e spesso anche ideologiche, dobbiamo farci vedere uniti e determinati e non dare fiato ad inutili e sterili polemiche che farebbero solo indebolire la nostra azione.
Fra l'altro, le posso garantire che tutti i sindaci elbani stanno facendo quanto in loro potere per garantire i diritti della scuola elbana (e non solo), mi permetta solo un piccolo esempio:
fin dall'inizio dell'anno scolastico tutti i comuni elbani hanno stanziato le cifre richieste per gli educatori scolastici, ovvero le figure professionali che devono affiancare (e spesso sostituire) gli insegnati di sostegno per i ragazzi disabili gravi.
Purtroppo i comuni hanno competenza solo sulla scuola materna, elementare e media, per le superiori la competenza è della provincia di Livorno che ha stanziato per i due istituti elbani "Foresi" e "Cerboni" dodicimila euro (quattro mila per il primo e ottomila per il seconto) queste cifre, certamente non esagerate, avrebbero dovuto coprire il periodo dal 1 ottobre (anche se la scuola è aperta dal 12 settembre) al 31 gennaio, ma proprio giovedì scorso, poco ore prima della nostro arrivo a Livorno, si è svolta una riunione in cui la Provincia ha comunicato agli istituti che queste cifre dovranno bastare fino a giugno, il che tradotto in ore scuola significa un ora e mezzo a ragazzo a settimana (circa). Ciò, è stato detto, deriva dall'incertezza circa il futuro delle provincie deciso dal governo (accorpamento? scioglimento?) che impedisce di predisporre i bilanci futuri.
Possiamo accettare questo ?
Io credo di no e sarà proprio questa la battaglia che da lunedì riprenderemo a combatere, spero ancora tutti uniti, anzi ancora più uniti.
Renzo Mazzei
Vice presidente della Conferenza zonale sull'istruzione
ma anche
consigliere comunale di Marciana
rappresentante dell'Associazione Incontriamoci in diversi