Roma, 25 settembre 2012 – Si fa sempre più drammatica la situazione dei cani e dei gatti che vivono all’Elba. Sull’isola, infatti, non esiste né un ricovero per gli animali vaganti né una struttura per i randagi feriti o bisognosi di cure. Le sterilizzazioni delle colonie feline, comunque effettuate in maniera saltuaria e discontinua, da oltre un anno sono state completamente sospese dalla Asl, causando un considerevole incremento della popolazione felina.
Il problema, tra l’altro, non riguarda solo i residenti ma anche le migliaia di turisti che ogni anno affollano l’isola. Come nel caso – paradossale – di un cane di proprietà regolarmente microchippato, che, scappato da casa durante un temporale, è stato portato da alcuni villeggianti addirittura presso il canile di Pistoia perché le autorità locali non sono state in grado di informarli sul da farsi.
Dal canto loro, gli amministratori locali – denuncia l’Enpa elbana – non si attivano in alcun modo né per porre rimedio alle urgenze che si verificano di volta in volta, né per progettare e pianificare interventi mirati alla risoluzione dell’emergenza complessiva. Per questo, la Protezione Animali dell’Elba ha scritto una lettera ai Sindaci con cui chiede l’immediato ripristino del servizio veterinario Asl per le sterilizzazioni delle colonie feline e la realizzazione, nel territorio di ogni comune, di un box di prima accoglienza per i cani vaganti. Qualora i Comuni non dovessero rispondere nel termine perentorio di entro trenta giorni, l’associazione si rivolgerà agli organi giudiziari per ottenere il rispetto della normativa italiana.
«Nell’isola la situazione è ormai insostenibile», dichiara il commissario dell’Enpa elbana, Nicoletta Affini che prosegue: «Per tutto il 2012, gli interventi di sterilizzazione - oltre 500 - sono stati finanziati dall’associazione animalista svizzera “Tierschutzbund-Zürich” che, però, non ha più intenzione di sostituirsi all’immobilismo delle istituzioni locali. Noi, invece, ci siamo fatti carico delle moltissime emergenze di pronto soccorso verificatesi sul territorio».
«Tra l’altro – conclude Affini – vorremmo sapere se le amministrazioni comunali dell’isola hanno presentato domanda per accedere ai contributi regionali destinanti alla tutela degli animali. In tal caso vorremmo anche sapere se i finanziamenti sono stati erogati e come sono stati impegnati dai comuni. Auspichiamo naturalmente che tali fondi non siano stati destinati ad altri impieghi».
Ufficio Stampa ENPA – ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI