Gentile Redazione,
intervengo, incuriosito dall'interessante dibattito, nonché dalla dotta replica del Sindaco di Rio Marina, alla lettera di un lettore, che pare non contestasse la scelta di dar vita ad una macro società in house (100% di proprietà comunale), ma sollevava alcune perplessità “sull'onnipotenza della nuova partecipata”.
Nell'esporre le sue ragioni, il sindaco Galli, non entra nel merito degli interrogativi più “pesanti”, in essa contenuti.
Il Sindaco, giustamente, si appella alla normativa nazionale che invita i Comuni a ridurre il numero delle società partecipate.
Fin qui tutto bene, ma non basta a spiegare le ragioni per le quali alla “Parco Minerario s.r.l.” non vengono attribuite solo le funzioni, da essa precedentemente svolte, più quelle della soppressa SVAMAR, ma vi si aggiungono moltissimi altri compiti.
Ai quesiti il Sindaco non risponde e neppure alle osservazioni sulla legittimità degli escavi per l’estrazione e la commercializzazione dei minerali.
Non risponde sui criteri in base ai quali verranno affidati, dalla Parco Minerario, i lavori, le consulenze etc..., chi ne garantirà congruità e qualità e come si vigilerà sulla gestione di questa società che potrebbe, anche questo rileva l'autore della lettera, “generare clientelismi ed altre forme di sottomissione”.
Non mancano, dunque, interrogativi e dubbi che il Sindaco non ha certo chiarito.
Di questa decisione - tuttavia - voglio cogliere gli aspetti positivi, visto le enormi difficoltà incontrate, dall'Amministrazione Galli, nel rendere efficiente la gestione della macchina comunale.
Dunque, buon lavoro alla Parco Minerario.
Leggo, il comunicato del circolo pd di Rio Marina, (credo sia opportuno sapere chi scrive e quindi, sarebbe auspicabile la nomina del Segretario) riguardante l'inizio lavori dell'Adeguamento Tecnico Funzionale (ATF), al “molo” di Rio Marina, e ci informa che ha
richiesto, ad APPE, l'inizio dei lavori a stagione conclusa.
Bene, ma non mi risulta che la cantierizzazione dell'opera fosse prevista a giorni.
Ricordo che APPE, in questi anni, pur sollecitata, non è riuscita a togliere nemmeno quell'inutile bricola, appena fuori la testata del molo, e quella si che disturba la manovra, a detta dei Comandanti.
Ho forti dubbi che i lavori inizino quest'anno, vedremo, tre mesi trascorrono in fretta, ed inoltre, non si tiene conto, delle numerose autorizzazioni alle quali il progetto dovrà andare incontro e insieme a tutte le altre procedure di legge.
Insomma, con tutto il rispetto per il mio ancora partito, questo si, vuol dire blaterare.
Nutro, altresì, forti perplessità sulla efficacia di questo ATF, sia per quanto riguarda la manovra di attracco, ostacolata dal vecchio pontile di Vigneria, sia per un ipotetico sviluppo turistico che esso può determinare.
Rilevo, invece, che questa opera - minimalista - aumenterà l' inquinamento acustico e ambientale, con grave danno per gli abitanti di Rio Marina e continuerà a penalizzare il paese.
Se vogliamo dotarci di una fisionomia turistica di qualità, dobbiamo liberare l'area portuale, creare un porto turistico, trasferire la nave di linea a Vigneria e predisporre un by-pass che escluda il centro urbano. Il tutto, come da progetto APPE, su Rio Marina.
Questo servirebbe, ma è stato deciso diversamente, ne prendo atto e attendo con interesse.
Renzo Sanguinetti