Regole troppo forti nell’assegnazione degli slot alle compagnie marittime, possono creare seri problemi alla salvaguardia della concorrenza - . La Confesercenti, per bocca del suo presidente elbano Mauro Quercioli, esprime tutta la sua preoccupazione per quelli che sembrano essere gli ultimi indirizzi della politica, in materia di trasporti marittimi e continuità territoriale. - In attesa di conoscere le proposte della Regione e della Port Autorithy per una più omogenea distribuzione delle partenze giornaliere, che auspichiamo possa adeguatamente compensare la perdita delle quattro coppie di corse Blu navy * , non possiamo che restare perplessi rispetto a molte dichiarazioni pubbliche che spingono verso l’istituzione di regole più stringenti nell’assegnazione degli slot alle compagnie marittime .
Molte di queste affermazioni, provenienti anche dal mondo politico, sembrano non tener conto di un contesto di generale difficoltà del sistema Elba e soprattutto delle possibili ripercussioni che certe regole andrebbero a determinare nell’ambito tariffario marittimo.
E’ chiaro che la stagione è stata dura: lo è stata per le imprese turistiche e commerciali e quindi non poteva non esserlo per le compagnie di trasporto marittimo; non ci ha sorpreso più di tanto quindi che Blu navy abbia fatto un passo indietro rispetto all’impegno sulle tratte fuori stagione, così come non ci sorprenderebbe il fatto che di fronte a nuove regole che impongano alle compagnie la programmazione forzata di corse invernali, terzi soggetti prevedendo forti difficoltà, possano lasciare deserta la gara di assegnazione degli slot .
La nostra associazione non vuole certo fare conti in tasca a nessuno, ma è evidente (e la vicenda Blu Navy insegna) che non vi possono essere imprese che possano sopportare, oltre certi limiti, attività in perdita . Evidentemente quattro compagnie, nella situazione attuale di mercato, possono coesistere solo nella stagione estiva, garantendo un adeguata calmierazione dei prezzi. - Non vorremmo che tale azione calmierante .– prosegue Quercioli - venga a mancare definitivamente a causa di costi forzosi imposti alle compagnie nei mesi invernali; costi che molto probabilmente esse sarebbero costrette a recuperare con aumenti tariffari nel periodo estivo, concetti, tra l’altro, facilmente desumibili leggendo il Provvedimento dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del Luglio 2011.
Lasciando a chi legge le considerazioni su quello che comporterebbe una situazione di questo tipo, in un mercato così fragile come lo è quello del turismo elbano, ci auguriamo che da parte degli enti preposti, si tenga opportunamente in considerazione tutte le variabili legate a questo delicato argomento e si promuovano azioni ponderate sotto tutti gli aspetti possibili - .