Leggo che «Sono in fase di valutazione le azioni che l’amministrazione comunale di Marciana Marina intende intraprendere nella vicenda che riguarda l’affidamento della gestione del porto marinese», sonoramente bocciata dall’Autorità Nazionale per la vigilanza sui contratti e sugli appalti pubblici e apprendo con sconcerto che il Comune spiega che “L’amministrazione al fine di avere ampie garanzie che la procedura fosse corretta e legittima aveva affidato un incarico per l’assistenza giuridica e amministrativa a uno studio legale esperto nel settore. L’amministrazione sta ora valutando le azioni che dovranno essere intraprese nell’immediato futuro e nel rispetto dei termini indicati dall’autorità».La Giunta di Marciana Marina fa finta di cascare dal pero, ma sa benissimo cosa e perché è successo, sa benissimo di aver volutamente e pervicacemente ignorato gli avvertimenti del gruppo consiliare “Lista Civica per Marciana Marina” del quale ho fatto parte per 4 anni. Questa testardo rifiuto di ascoltare l’ex minoranza che avvertiva delle irregolarità e dei rischi di quella pasticciata gara hanno portato alla drammatica situazione amministrativa e giudiziaria che sta vivendo il porto, la cui responsabilità ricade solo sula Giunta e sulla maggioranza di destra. Nel dicembre 2010, dopo un comunicato della minoranza che metteva in risalto le incongruenze e i pericoli contenuti nel bando per la gestione dell’area portuale, il sindaco di Marciana Marina rispondeva che tutto era a posto e in regola e che non sapevamo quello di cui stavamo parlando. A garantirlo erano i suoi legali, che vengono tirati in ballo anche oggi. Eppure alla pubblicazione del bando per i servizi portuali gli interessati avevano avanzato subito i dubbi più diversi (simili od identici a quelli nostri liquidati come ininfluenti) sia in termini di possibili opportunità che di aspetti normativi.
La lettera del vicesindaco
Il 15 gennaio 2011 il vicesindaco di Marciana Marina inviò addirittura una lettera al nostro Gruppo Consiliare riguardante un’interpellanza sulla gestione dell’area portuale da noi presentata due giorni prima. Francesco Lupi scriveva: «La Lista civica in indirizzo riferisce che le operazioni di gara relative all’area portuale si sarebbero svolte in violazione del codice degli appalti, con la conseguente possibile turbativa della regolare effettuazione dell’asta. A tal proposito, data la delicatezza del procedimento di gara tuttora in corso, ritengo che la questione debba essere trattata nell’ambito di un Consiglio comunale da convocare con urgenza. Al fine, tuttavia, di poter rispondere alla proposta interpellanza, sulla scorta di adeguata istruttoria da parte degli Uffici comunali, dato il generico riferimento ad asserite violazioni del codice degli appalti (rectius Codice dei contratti pubblici), SI CHIEDE di precisare quali siano le disposizioni del richiamato Codice, che sarebbero state violate nel corso della procedura in oggetto».
La risposta della minoranza
Anche se la richiesta era abbastanza irrituale, la Lista Civica non si tirò indietro: «Potremmo rispondere ancora con altre domande chiedendo perché questi chiarimenti non vengono richiesti all’avvocato Gallo che per assicurare la sua assistenza legale al procedimento ha percepito una parcella di oltre 22.000 euro oppure perché proprio ora interessa il nostro parere quando da sempre la giunta nega su questo e su tutti gli altri problemi ogni confronto democratico con i cittadini, con i partiti, con lo stesso Consiglio Comunale. Tuttavia (…), rispondiamo con il necessario spirito di collaborazione, mai dimostrato dalla compagine amministrativa di cui fa parte il vice sindaco. La divulgazione della lista delle ditte ammesse alla presentazione delle offerte per la gestione delle strutture portuali contrasta con l’art. 13 del codice degli appalti sia con il comma 2 che recita: (…) “ il diritto di accesso agli atti è differito nelle procedure aperte, in relazione all'elenco dei soggetti che hanno presentato offerte, fino alla scadenza del termine per la presentazione delle medesime”; sia con il comma 3 per cui: “Gli atti di cui al comma 2, fino ai termini ivi previsti, non possono essere comunicati a terzi o resi in qualsiasi altro modo noti”. Come conferma lo stesso vice sindaco nella sua lettera, in questo caso si tratta di un “procedimento di gara tuttora in corso”. La “ratio” della norma è evidente: il Legislatore ha voluto evitare che le ditte ammesse alla presentazione di una offerta possano stipulare accordi preventivi turbando il regolare svolgimento dell’asta. Ed il valore della segretezza è ribadito dal Legislatore laddove specifica, al comma 4 del medesimo art. 13 che “L'inosservanza del comma 2 e del comma 3 comporta per i pubblici ufficiali o per gli incaricati di pubblici servizi l'applicazione dell'art. 326 del codice penale”. Né la norma prevede eccezioni: il divieto di accesso agli atti nel periodo di segretezza riguarda tutti, non solo gli interessati o il pubblico, ma anche gli stessi amministratori: né consiglieri comunali, né assessori e neppure il Sindaco dovrebbero conoscere la lista delle ditte ammesse”. Con la nostra interpellanza abbiamo chiesto l’annullamento della gara perché la prosecuzione del procedimento e l’aggiudicazione della gestione ad una delle ditte aprirebbe una autostrada ai ricorsi dei perdenti che avrebbero buon gioco nel determinare prima la paralisi e poi l’annullamento finale della gestione con conseguenze facili da immaginare per la nostra economia». Cosa come si è visto puntualmente accaduta.
Gli strani intrecci degli avvocati
Il 21 gennaio 2011 in una interpellanza chiedevamo di chiarire gli strani intrecci tra avvocati del Comune e imprese partecipanti alla gara: «VISTO La Determinazione n. 4399/2010 con la quale l’Arch. Bruno GRASSO responsabile dell ‘UTC ha dato incarico all’ Avv. Luciano GALLO partner associato dello Studio Legale Mariani, Menaldi & Ass. per supportarlo nel "...procedimento di affidamento – mediante procedura di evidenza pubblica – della gestione dei servizi pubblici portuali, di cui alla delibera di Giunta comunale n. 100 del 27 settembre 2010 nella predisposizione degli atti di gara, nonché nell’assistenza dell’Amministrazione comunale nell’espletamento della gara medesima, fino all’affidamento del servizio al nuovo soggetto gestore". VISTO La determinazione 1/2011 del responsabile Area Tecnica del Comune di Marciana Marina (tale Arch. Bruno GRASSO) avente ad oggetto: "PROCEDURA RISTRETTA PER L'AFFIDAMENTO DEI SERVIZI PORTUALI - NOMINA COMMISSIONE VALUTAZIONE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE" nella quale viene nominato come componente della commissione di valutazione l’Avv. Cristiano Pasquale anche lui partner dello Studio Legale Mariani, Menaldi & Associati e nella quale viene accolta, tra le altre, la manifestazione di interesse avanzata dalla Portofino Servizi Turistici SRL della quale risulta essere Consigliere Delegato il Sig. Giulio Schenone che riveste anche le funzioni di Amministratore Delegato della Soc. Blu Navy srl. VISTO Che l’avvocato Luciano Gallo risulta aver rappresentato e difeso in un recente procedimento davanti al TAR Toscana la Soc Blu Navy srl della quale è Amministratore Delegato il Sig. Giulio Schenone che è al tempo stesso azionista della Genova Gestione Eventi e della Portofino Servizi Turistici. Che l’avvocato Luciano Gallo che ha collaborato alla preparazione del bando di gara e l’avvocato Cristiano Pasquale che è stato nominato membro della commissione di valutazione risultano partner associati nello Studio Legale Mariani Menaldi & Ass. CHIEDONO Se la SV non ritenga opportuno
1. che l’avvocato Gallo rassegni le dimissioni dall’incarico di consulenza per l’assistenza al procedimento alla luce dei suoi rapporti professionali con la soc Blu Navy srl della quale risulta essere amministratore delegato Sig Giulio Schenone, che è altresì titolare di una delle Ditte ammesse a presentare offerte per la gestione delle strutture portuali,
2. che l’avvocato Pasquale rassegni le dimissioni dalla Commissione per la valutazione delle offerte alla luce dei suoi rapporti professionali con l’avvocato Gallo che collaborava alla stesura del bando di gara, rapporti che contrastano se non sul piano formale senz’altro sul piano sostanziale con lo spirito delle prescrizioni di incompatibilità previste dall’art 84 del D. Leg.vo 163/2006
3. che la gara per la gestione delle strutture portuali venga annullata e riproposta dopo aver assunto provvedimenti adeguati ad assicurare uno svolgimento delle procedure nel rispetto di norme di legittimità urbanistica e amministrativa che pongano l’Amministrazione, gli operatori e l’intera comunità di Marciana Marina in condizioni di tranquillità e sicurezza».
“Siete sull’orlo di un precipizio, fermatevi”. E il Sindaco tira dritto
Il 20 gennaio il sindaco in consiglio comunale rispose che alla gara in questione non potevano essere applicate le norme che la minoranza richiamava. «Ma come è possibile? – chiedemmo – se nella determina 1/2011 del responsabile UTC si fa proprio riferimento a questo articolo di legge?»
L’incredibile risposta fu che, effettivamente, la determinazione pubblicata sull’albo pretorio on line conteneva tale erroneo riferimento ma che si trattava non della vera determinazione bensì di una bozza, mentre la stesura definitiva non riportava più tale riferimento. Incredibile perché l’albo pretorio online è sito ufficiale del comune a tutti gli effetti di legge e non si capisce quando sarebbe avvenuta la correzione della determinazione visto che essa parte la stessa data del 10/1 della riunione della commissione. Già allora dicemmo che «Il quadro che è emerso è di una gravità estrema, tale da mettere a rischio le strutture e le attività portuali. Con grande senso di responsabilità abbiamo segnalato questi problemi ad una Giunta che sembra formata da irresponsabili pasticcioni, prima che decisioni definitive della amministrazione facciano precipitare la situazione verso esiti catastrofici e per questo rinnoviamo il nostro invito alla maggioranza: “Siete sull’orlo di un precipizio, fermatevi fino a che siete in tempo, rischiate di farvi del male e di farlo a tutto il paese”».Il 7 aprile 2011 riproponevamo le stesse domande: «Vista la complessa normativa esistente relativa alle società partecipate 1. La Portofino servizi turistici srl, società partecipata del Comune di Portofino possiede tutti i requisiti necessari per la gestione dei pontili di Marciana Marina? 2 La proroga dei termini di presentazione delle offerte stabilita dalla amministrazione ha turbato il regolare svolgimento dell' asta?» ed allegavamo un parere legale che dimostrava che l’Amministrazione Comunale stava clamorosamente violando quelle normative che oggi vengono richiamate dall’Autorità Nazionale per la vigilanza sui contratti e sugli appalti pubblici nella sua determinazione che boccia l'operato del Comune.
Quindi.
La Giunta comunale e la maggioranza di destra Marciana Marina sono state più volte pubblicamente ed ufficialmente avvertite nella sede più consona, il Consiglio Comunale, che quello che stavano facendo non era regolare, ma hanno costantemente ignorato i nostri richiami di buon senso ed hanno voluto fare a tutti i costi una gara che ha creato solo danni al Porto e a Marciana Marina.
Umberto Mazzantini, ex consigliere della “Lista Civica per Marciana Marina”