C'è chi vuole un Elba blindata, un Elba circondata da muri, come stanno facendo certi paesi in Europa, guidati da governi della destra populista e xenofoba, per difendersi dalle varie "minacce esterne" che ne minerebbero la sicurezza e felicità. Non molto tempo fa è stato rifiutato l'asilo politico e furono respinti i rifugiati, provenienti da zone di guerra, violenze, persecuzioni: ricordiamo che bastò che un albergatore desse la propria disponibilità ad accogliere pochi profughi che si scatenò una vera e propria guerra ideologica, guidata dai Sindaci di centrodestra, in primis Barbetti, contro gli immigrati, senza distinzione di sorte tra quelli chiedenti asilo politico, appunto rifugiati e sfollati da guerre e quelli economici, cioè in cerca di lavoro, che costrinse il malcapitato a rinunciare e la Prefettura a rivolgersi ad altri territori; oggi è stato dato il foglio di via ad un "gruppo di persone", (non ad un singolo sulla base di un reato accertato) solo perché di etnia Rom solo perché Zingari. Non regge da nessun punto di vista la giustificazione di ordine pubblico, di decoro o igienico sanitario, perché ci sono sanzioni apposite a fronte di responsabilità personali. Si è voluto dare continuità a quell'idea di purezza e integrità territoriale e sicurezza blindata dell'isola, difesa da supposti invasori minacciosi, che oggi più facilmente appare rassicurante. Con i Rom, gli zingari, è stato anche più "facile e popolare " poiché è un etnia nomade, per la quale difficilmente sono previste o non volute strutture d'accoglienza, difficilmente integrata e purtroppo, spesso perseguitata ed emarginata ed additata come il capro espiatorio di tutti i mali della nostra società.
Quindi No ai rifugiati, No ai Rom. Credo che questi No siano il segno di una deriva e di una presa delle ideologie xenofobe e razziste anche nella nostra realtà elbana che interessa molte persone, anche di estrazione popolare, che chi le usa, fa leva sulle insicurezze di vario tipo, economiche, sociali, sulla mancanza di prospettive certe, sugli egoismi, sulla ricerca di protezionismi di status, e agitano e additano come minacce e cause del disagio e delle difficoltà quotidiane, questi "estranei".
Certo, si deve constatare, con una certa amarezza, che si stanno perdendo di vista alcuni fondamentali della convivenza e solidarietà umana. Fondamentali che affondano la propria radice, sia nella nostra Costituzione, la quale tra i suoi principi tutela i diritti personali, libertà, opinione, circolazione, identità, di "tutte le persone", senza distinzione, di razza, etnia, genere, fede religiosa, opinione politica e culturale ed anche, per i credenti cattolici, nella comprensione e misericordia umana, come spesso ricorda Papa Francesco.
Forse è giunto il momento che anche all'Elba, le forze democratiche, liberali, laiche e religiose, rialzino la testa e facciano sentire la propria indignazione, contro questa tendenza e ideologia.
Pino Coluccia
Consigliere Comunale Rio Elba