La vicenda del Corpo Forestale dello Stato tanto più nel momento in cui impazzano gli incendi per lo più dolosi nei nostri boschi è un pessimo esempio che conferma la sconcertante incapacità di utilizzare al meglio le nostre competenze nella gestione del territorio e dell’ambiente.
Anche la recente decisione di affidare la scelta dei direttori dei parchi nazionali alla discrezione del Presidente conferma che le competenze sono l’ultima cosa che interessa nella gestione dei nostri territori e ambienti più pregiati.
Che cosa produca questo ‘malgoverno’ lo abbiamo visto proprio in questi giorni al Parco di Porto Conte in Sardegna dove il concorso per il direttore era finito a schifio tanto è vero ora la Magistratura indaga con candidati molto qualificati che come accade a Rio non avevano preso neppure un punto.
E pensare che ci si sta affannando per combattere i ‘furbetti in mutande mentre quelli in giacca e cravatta li si sta aiutando.
Ecco perché comunque vada a finire nei parchi nazionali come in quelli regionali se si deve assumere o rinnovare il direttore gli enti di gestione non devono rendersi complici di operazione comunque giustificate che hanno l’inconfondibile impronta del peggiore sottogoverno.
Renzo Moschini