Quello che è successo al Consiglio comunale di ieri sera ha fatto “toccare il fondo” a quello che dovrebbe essere la principale sede di confronto delle varie parti politiche sui temi di interesse della cittadinanza. Ieri sera, la Maggioranza ha infatti deciso con una vera e propria votazione di non consentire la discussione di ben 5 temi proposti dalle Minoranze, fatto gravissimo e inaccettabile che non solo evidenzia un uso errato, distorto e non corretto politicamente degli strumenti a disposizione, ma conferma anche la volontà ingiustificata da parte di chi governa di “sottrarsi” con una “scusa” o con un’altra alle discussioni politiche su alcuni punti importanti.
Molti di voi ricorderanno infatti che alla seduta in prima convocazione del 22 agosto alle ore 21.00 non si era presentato nessuno (ad eccezione del Presidente) e ieri, alla fine della seduta, non è andata certo meglio.
Ripercorrendo le tappe, il 2 agosto come Gruppi di opposizione avevamo chiesto la convocazione del Consiglio comunale su alcuni temi urgenti quali i contributi di € 119.000 alla Pro Loco di Portoferraio concessi dal Comune senza Convenzione, la manutenzione e la sicurezza della strada di Colle Reciso ormai impercorribile, i lavori urgenti delle Scuole materne e del Nido La Gabbianella, la strada di Val di Denari, l’ampliamento della concessione della Biodola e i parcheggi ad uso delle spiagge, tutti argomenti da discutere quanto prima possibile.
Ieri sera ci aspettavamo finalmente di parlare di tutto ciò, ma dopo aver discusso dei primi due interventi all’ordine del giorno (la nostra mozione sulla Pro Loco e la mozione dell’Assessore Marini sulle Traiettorie di sviluppo), la Maggioranza ha deciso e votato (a seguito di indicazioni interpretative errate del Presidente del Consiglio) di interrompere poco dopo la mezzanotte il Consiglio comunale, rinviando ad un altro e futuro Consiglio la discussione di ben 5 argomenti urgenti e importanti. Abbiamo quindi aspettato ben 27 giorni per vedere qualcuno in Consiglio comunale che ci desse delle risposte e, quando è stato il momento effettivamente di discutere, il Presidente del Consiglio comunale ha fatto appello ad una norma del nostro Regolamento (art. 35 comma 2), interpretata da Lui erroneamente, per chiudere la seduta e rinviarla a data futura.
A fronte di tale interprestazione, il Consiglio è stato allora sospeso per circa mezz’ora durante la quale ho cercato, personalmente, di affrontare insieme al Presidente la corretta interpretazione della norma, ma quest’ultimo non ha sentito ragioni. Per Lui il Consiglio comunale doveva essere chiuso perché il tempo a disposizione era terminato. A nulla è valso spiegargli, fuori seduta e ripetutamente, come andavano lette le due norme che citava; ha messo ai voti la chiusura della seduta e la Maggioranza ha pensato (male) di votare a favore della stessa.
Così siamo a fine agosto e non si è ancora parlato della manutenzione delle scuole che dovrebbero riaprire a giorni, dei parcheggi ad uso delle spiagge che tra poco non saranno più frequentate, della concessione della Biodola e delle condizioni delle strade di Colle Reciso e di Val di Denari.
Ancora una volta non siamo stati ascoltati, ma questa volta (ancor più grave di altre volte che ben ricorderete) la parola ci è stata “tolta di forza” e non ci è stato consentito di parlare, discutere e svolgere il nostro ruolo. Dopo l’assenza ingiustificata della Maggioranza del 22 agosto, ieri sera abbiamo assistito alla chiusura ingiustificata di un Consiglio comunale che noi, come Gruppi di minoranza, avevamo chiesto nell’interesse della cittadinanza.
Non ci sono giustificazioni per l’errata interpretazione da parte del Presidente del Consiglio comunale della norma che lo ha portato a proporre alla “sua” maggioranza la chiusura della seduta prima della discussione di tutti i punti; non ci sono giustificazioni perché di fronte al diritto delle Minoranze legato al mandato elettorale non è ammesso un errore così grave e palese da parte di chi deve tutelare tutti i Gruppi consiliari.
Ieri sera, come Gruppo di minoranza abbiamo fortemente sentito calpestati i nostri diritti e, ancor prima, quelli dei cittadini e questo è totalmente inaccettabile. Questa situazione è diventata ormai intollerabile.
Sarebbe il caso che il Presidente del Consiglio che sin dall’inizio della seduta ci ha fatto presente che per la discussione dei vari punti il tempo a disposizione questa volta (e non altre) era soltanto di un’ora e mezzo (interpretando erroneamente una norma fondamentale e decisiva del nostro Regolamento) faccia istituzionalmente un passo indietro e torni dal banco della Presidenza a quello di Consigliere comunale, lasciando ad interpreti migliori il ruolo importante e delicato di tutela di tutti i Gruppi consiliari e dei Regolamenti vigenti.
Alessia Del Torto
Consigliere comunale di minoranza “CAMBIARE IN COMUNE”
Comune di Portoferraio