Manca un medico in ortopedia è sommossa; la Radiologa va in pensione è protesta; manca il numero 1 delle chirurgia e quindi non si opera è lagnanza e protesta; non è stato sostituito il medico delle endoscopie è rivolta; non assumono un pediatra per evitare turni massacranti è sollevazione; insomma, quando a mancare è un medico vuoi per importanza vuoi per visibilità di informazione tutti si attivano compreso politici, sindacati e comitati (compreso il nostro). Quando mancano in maniera cronica decine di infermieri si fa spallucce e la ribellione arriva alla Direzione Sanitaria come un leggero sibilo fastidioso di zanzara. Qualche settimana fa il nostro Comitato Elba Salute ha evidenziato alla Direzione la grave situazione in cui si trovava l'Ospedale di Comunità che causa infortuni e ragioni varie l'ospedale su menzionato poteva contare solo su due infermieri i quali non riuscivano nel lavoro di assistenza a loro assegnato. Poi di questa criticità se ne è appropriata la "politica" apparendo sui giornali con grossi titoloni come se i caratteri cubitali possono risolvere quello che è la vera catastrofe della sanità pubblica: LA MANCANZA DI INFERMIERI.
Chiunque abbia avuto bisogno di assistenza sanitaria si rende conto dell’importanza delle infermiere/i e fino a quando esisterà l’umanità, ci sarà sempre bisogno di assistenza, compassione e comprensione e l’assistenza infermieristica soddisfa questo bisogno.
E’ vero... tante cose non vanno come dovrebbero nel nostro ospedale ma perché non esaltare quello che funziona come il personale qualificato che lavora ininterrottamente giorno e notte con professionalità assoluta e soprattutto con quell’umanità che dovrebbe essere al primo posto nello svolgimento di un lavoro tanto delicato. Medici e infermieri in un numero esiguo che devono affrontare le situazioni più disparate, le urgenze e il lavoro consueto che è enorme e lo fanno senza mai stancarsi, pronti ad interagire con pazienza ed attenzione verso pazienti bisognosi proprio di questo. Infermieri instancabili che si avvicendano con precisione nei loro turni e che sono sempre pronti/e ad una parola gentile di incoraggiamento e conforto, ad un sorriso verso chi soffre. Un infermiere è una persona che rafforza, incoraggia e protegge, una persona che sa prendersi cura di malati, infermi e anziani. Un infermiere non può permettersi di sbagliare! Che si tratti di somministrare un medicinale, di fare un prelievo di sangue o una flebo o semplicemente di muovere un paziente, l’infermiere deve fare moltissima attenzione.
Il medico cura il paziente, ma è l’infermiera che si prende cura di lui. Questo spesso vuol dire dare sostegno a pazienti che stanno male sia fisicamente che psicologicamente, come quelli che scoprono di avere una malattia cronica o poco tempo da vivere.
Gli infermieri fanno turni su turni su turni, talvolta sono reperibili, saltano le ferie se un collega si ammala, rientrano dai riposi se la collega ha il bimbo con la febbre e lei non può venire a fare il turno del mattino. Gli infermieri, durante tutta la giornata distribuiscono i farmaci, medicano ferite e lesioni, lavano i pazienti, li aiutano a muoversi, corrono avanti e indietro perché mentre la signora Anna, operata il giorno prima, si alza e sviene, il signore alla camera di fianco ha finito la trasfusione. E' salito contemporaneamente il giovane Andrea del letto 8 operato da poco ed è da mettere a letto, i medici sono spariti, la collega è chiusa in una camera a fare prelievi di sangue, l’altra sta cercando da sola di rimettere a letto un paziente sovrappeso senza l’aiuto di nessuno, i parenti ti chiamano perché le flebo sono finite, "La nonna vuole l’acqua", "l'aria condizionata è troppo alto", la radiologia vuole il paziente che deve fare la TAC, la pediatria gradirebbe in 8 secondi uno specialista per controllare il bimbo in lacrime che ha mal di pancia. La cosa buffa è che non ci si spiega perché facciano agli infermieri mille domande di competenza medica e poi al medico non chiedano nulla. Intanto suona il telefono… arriva un ricovero improvviso e...questo per 7 interminabili e estenuanti ore se non di più.
Dobbiamo essere grati dell’impegno e dei sacrifici dei milioni di infermieri e infermiere di tutto il mondo senza i quali ricoverarsi in ospedale sarebbe sicuramente meno piacevole, se non addirittura impossibile. A ragione, quindi, parlando degli infermieri possiamo dire: “Cosa faremmo senza di loro?”
Ci auguriamo che la politica Elbana faccia tutto quanto le è possibile per chiedere all'Azienda Sanitaria non solo la nomina di un nuovo responsabile ma una maggiore attenzione per la categoria degli infermieri mai così sotto organico.
Comitato Elba Salute.