Nella mattinata di ieri, il sindaco di Portoferraio ed il consigliere delegato alla sanità Luciano Rossi hanno indetto una conferenza con la stampa durante la quale si sono detti "fortemente preoccupati per la situazione, ormai critica, della sanità elbana".
Nel contempo nella palazzina della ASL si svolgeva la Conferenza dei Sindaci sulla stessa materia. Ed è difficile leggere questa sovrapposizione come qualcosa di diverso dalla intenzione "ferajese" di compiere uno voluto sgarbo istituzionale, in linea con una costante azione di attacco e delegittimazione interpretata in particolare dal consigliere Rossi negli ultimi mesi.
Dure, infatti, le critiche dell'amministratore del capoluogo elbano proprio nei confronti della conferenza (che a suo avviso non sta facendo niente di concreto), prospettando una situazione tanto drammatica da ravvisare perfino la necessita di chiamare la popolazione a manifestare.
"Il progetto Elba è fermo da più di un anno - dichiarava Ferrari - non so come qualcuno possa dirsi soddisfatto del quadro che si sta palesando.
Come primo cittadino del capoluogo, dove risiede il nosocomio, ritengo che sia fondamentale usare il pugno di ferro, e se sarà necessario scenderemo in piazza accanto ai nostri concittadini per manifestare il nostro disagio. Dobbiamo difendere il diritto dei cittadini alle cure assistenziali".
Parole forti nei confronti degli altri sindaci, ed anche se non è stata formulata alcuna accusa diretta è chiaro che il primo bersaglio della giunta portoferraiese è Anna Bulgaresi che presiede il tavolo sanitario: "La conferenza dei sindaci starà pure lavorando nella direzione giusta - continua infatti il Sindaco - ma, di questo i cittadini non si accorgono perchè vedono le prestazioni diminuire e i ticket aumentare. Chi dice che stiamo ottenendo dei risultati sbaglia – commentava Ferrari – nell'ultimo anno abbiamo inviato otto lettere all’Azienda sanitaria e alla Regione, ma non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta".
La stessa posizione critica presentata da Ferrari, veniva espressa, quasi in contemporanea, dal vicesindaco Marini, che sedeva al tavolo dei Sindaci: "nessun miglioramento nell'erogazione dei servizi, quello che gli utenti percepiscono sono solo tagli e costi maggiori".
Diversa la posizione sostenuta da Bulgaresi, presidente della conferenza, che rompe il silenzio a cui si è uniformata in queste ultime settimane, rispondendo alla componente sindacale (come parlando a nuora sindacato perché suocera Ferrari intenda) che la accusa di inattività:
"Invece di puntare il dito - la UIL - dovrebbe sostenerci, stiamo lavorando costantemente per risolvere le criticità della sanità elbana. Con l'approvazione del Piano di Area Vasta, l'Elba è rimasta autonoma e non è un risultato da poco: molti erano i territori che rivendicavano questa autonomia ma è stata concessa solo a noi.
A breve saranno assunti 4 infermieri, monitoriamo regolarmente le liste di attesa delle prestazioni diagnostiche e d'intervento, ed i costi per la gestione dell'elisoccorso Pegaso, nei mesi estivi è stata attivata la foresteria per medici e infermieri.
Molte cose non sono state rese pubbliche perchè non ce n'era bisogno - conclude il Sindaco marcianese - siamo impegnati nei tavoli istituzionali per garantire il diritto alla sanità degli elbani".
Una replica indiretta, piuttosto pacata nei toni, ma che nella sostanza si potrebbe tradurre in un "Qui si lavora e voi state a far vane chiacchiere".
L.G.