Per rispondere all’Arch. Ferrari, riguardo al suo commento alla riunione di ieri con la Direttrice Teresa De Lauretis, mi sembra opportuno innanzi tutto dire che il suo commento è intriso di pregiudizi politici inaccettabili per un Sindaco che rappresenta la Comunità portoferraiese e che ha l’obbligo di porsi con spirito costruttivo dentro la Conferenza dei Sindaci e non, come ha fatto, tirandosene fuori, andando contro tutta la comunità elbana.
Ricordo che la Sua proposta di rete non era sicuramente quella che, seppure con difficoltà, dovute alla presenza di diversi ostacoli, eredità di situazioni pregresse, si sta costruendo: la Sua proposta e dell’Ass. Luciano Rossi era quella di una integrazione funzionale con l’Ospedale di Piombino e semmai anche con quello di Cecina, come dire una sola Zona Distretto un unico Presidio ospedaliero con buona pace della nostra autonomia per cui tanto ci siamo battuti. Sicuramente, come è stato più volte detto, l’operatività del nostro Presidio ospedaliero va migliorata e tante criticità ancora vanno risolte, come va ancora completata una Sanità territoriale ancora insufficiente, ma affermare ciò e dire che la nostra Zona distretto è una scatola vuota ce ne corre; si informi Sindaco dal Dott.Donigaglia!
Il tanto criticato “faremo” della De Lauretis è un progetto che abbiamo condiviso tutti che avrà i suoi tempi di realizzazione su cui sicuramente dovremo vigilare e che le nostre Istituzioni, i Comitati, i Tecnici hanno contribuito insieme a migliorare.
Le maggiori criticità di cui Lei scrive sono uguali a quelle che si presentano a livello nazionale e di cui il Ministero della Salute con le Regioni se ne dovrà far carico, vigileremo anche su questo. Intanto il fondo nazionale per la Sanità è stato portato a 113 miliardi di euro e ciò contraddice quanto da Lei affermato, così come il provvedimento che rende ambulatoriali alcuni servizi che prima erano in day Hospital o in day Surgery, criticato dall’Ass. Rossi, è in linea con una doverosa politica di appropriatezza delle cure; altra cosa è graduare questa spesa secondo le proprie capacità di reddito come già in parte realizzato dalla Regione Toscana. Un altro appuntamento importante è la redazione del Programma attuativo locale in materia di Sanità a cui tutte le componenti istituzionali, sociali, sindacali, politiche dovranno apportare propri contributi e suggerimenti.
Ci auguriamo che questa volta Lei e la Sua Amministrazione non se tiri fuori e contribuisca costruttivamente alla sua redazione.
Michele Rampini