Gent.mo Ministro della Salute Renato Balduzzi, la ringrazio se vorrà prestare attenzione a questa mia, sono Manola Balderi del Comitato Elba Sanità, comitato di cittadini nato all’Elba circa due anni fa, attualmente confluito in Comitati Elbani Riuniti Pro sanità Elba, in difesa del nostro diritto alla salute di abitanti insulari, assolutamente svantaggiati sul fronte della sanità soprattutto in relazione alle riorganizzazioni ospedaliere e territoriali che da tempo si attuano nell'ospedale e nel territorio della nostra isola. Per gentilissimo interessamento del Ministro Giulio Terzi Le ho fatto pervenire la documentazione relativa alle nostre criticità sanitarie, analizzate e descritte dai medici del nostro comitato. Le faccio presente che abbiamo cercato più volte un colloquio col governatore Rossi che, pur avendo dimostrato di provvedere almeno ad una buona risposta nell’Emergenza-Urgenza che gli riconosciamo essere adesso effettivamente soddisfacente, non sembra essere altrettanto sensibile a confrontarsi sulle riorganizzazioni dell’ospedale di Portoferraio che hanno visto negli ultimi due anni uno smantellamento incessante dei servizi e delle specialità mediche creando non pochi problemi a chi ha necessità di curarsi in ospedale per le malattie croniche più comuni e diffuse, in particolare per gli anziani e i bambini, fasce deboli della società assolutamente da proteggere. Siamo anche consapevoli e orgogliosi della buona sanità Toscana e proprio per questo abbiamo sempre chiesto a viva voce di ottenere standard sanitari equiparati e a quelli della Toscana tutta, almeno per ciò che è possibile ottenere nel nostro ospedale, consapevoli che molte specialità non si possono avere come è sempre stato, del resto. Pur essendo consci che servano sacrifici e che siano necessarie anche riorganizzazioni ed eliminazione di eventuali sprechi se esistenti, siamo altrettanto convinti che questo non possa e non debba diminuire i servizi, la loro appropriatezza e la loro qualità. Poiché siamo un’isola la più grande delle minori e la più piccola delle maggiori, crediamo che per la nostra sanità ospedaliera e territoriale si possa fare molto di più nella provincia di Livorno, di cui ci sentiamo fanalino di coda, magari risparmiando e riorganizzando meglio su quegli ospedali del continente che a mezzora di distanza hanno un grosso ospedale di secondo e terzo livello, ma salvaguardando chi a causa della "barriera architettonica" che è il mare, non ha scampo o scelta alcuna e se non trova le cure sull’Elba non ha alternative. E’ da riflettere inoltre sul fatto che la nostra popolazione invernale è circa di 32.000 abitanti ma diviene di circa 250.000 nei periodi estivi, 100.000 abitanti in più di una città come Livorno. E comunque se si vuole davvero rispettare il diritto alla salute di una popolazione insulare, non si possono applicare parametri numerici standard perché sarebbe come chiedere ad un non vedente di leggere con gli occhi anziché con le mani e con strumenti compensativi! Le chiedo quindi gentilmente un incontro, sul tema sanità Elba, con alcuni membri del nostro comitato tra cui i medici che hanno preparato gli scritti che Le ha gentilmente consegnato il Ministro Terzi. Fiduciosa nella Sua sensibilità e anche nella possibilità concreta che Lei possa effettivamente garantire il diritto alla salute della popolazione elbana, in attesa di una sua gradita risposta, Le porgo cordiali saluti.
Per i Comitati Elbani Riuniti
Manola Balderi