La Regione Toscana è stata pioniera nel promuovere la possibilità di investire sul patrimonio culturale e paesaggistico per favorirne la salvaguardia e offrire nuove possibilità di sviluppo e crescita dei territori. È del 2012, infatti, la legge regionale numero 45 che prevede la riduzione del 20% sull’Irap a fronte di contributi liberi per progetti in linea con il programma regionale offerti da enti pubblici o privati senza scopo di lucro, con l’eccezione, però, di alcuni soggetti economici tra cui le fondazioni bancarie, le banche e le assicurazioni.
La proposta, di legge presentata gruppo del Partito Democratico su iniziativa del presidente della II commissione Gianni Anselmi, è stata illustrata ieri mattina nella seduta congiunta delle commissioni I e II. Il testo propone la modifica della legge numero 45 ampliandone la potenzialità e creando così una perfetta sinergia con la misura nazionale dell’Art bonus, operativa da fine 2014, che prevede agevolazioni fiscali al 65% per mecenati che sostengono progetti presentati da enti pubblici quali interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali o interventi di sostegno a istituti e luoghi della cultura.
“Con questa legge noi vogliamo fare di più – spiega Gianni Anselmi, presidente della commissione Cultura e primo firmatario della proposta di legge –. Ribadendo la strategicità degli obiettivi perseguiti sia dalla legge regionale 45 che dalla misura nazionale intendiamo favorire le erogazioni liberali sui progetti toscani, moltiplicando gli incentivi per chi investe in cultura e paesaggio e ampliando, così, quantità e qualità dei progetti presentati.
La Toscana è tra le regioni più ricche di beni culturali e paesaggistici, ma come la maggior parte degli enti pubblici non è più in grado di sostenere con continuità gli interventi di manutenzione, tutela e valorizzazione che questi richiedono. La nostra proposta di legge ha come obiettivo quello di favorire gli investimenti in progetti culturali o di valorizzazione del paesaggio rendendo sempre di più tutti, cittadini ed imprese, protagonisti della gestione del patrimonio e del conseguente sviluppo del territorio.
Vogliamo premiare l’approccio strategico della cooperazione istituzionale dando priorità ai progetti di rilevanza regionale presentati da reti di Comuni e abbiamo scelto di includere tra i possibili beneficiari degli sgravi anche soggetti quali banche, fondazioni bancarie e assicurazioni cercando di mobilitare risorse là dove sono disponibili”.
“Un provvedimento che amplia il raggio di azione delle attuali normative regionali in materia di sostegno alla cultura e si inserisce nel solco dei vantaggi messi in atto da a una misura statale, l’Art Bonus – commenta Giacomo Bugliani, presidente I commissione –. Un perfetto esempio di collaborazione tra vari livelli istituzionali per un obiettivo prioritario, quale la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico culturale del nostro territorio. E sempre con questo fine vogliamo incentivare e promuovere la sinergia tra pubblico e privato, soprattutto nel momento complesso in cui stanno operando i nostri enti locali. Abbiamo meraviglie che ci invidia il mondo intero, bellezze da scoprire e riscoprire: tutto ciò rappresenta una leva di sviluppo fondamentale, in questo modo lavoriamo per sostenerla”.
“I Comuni oggi si trovano in grande difficoltà nella gestione del patrimonio pubblico, così infrastrutture, costruzioni storiche, luoghi di cultura a volte rischiano di diventare inagibili o non fruibili dai cittadini – prosegue Anselmi –. Con questa proposta di legge intendiamo mettere in sinergia gli strumenti di incentivazione statali e regionali, rispondendo così alle esigenze delle amministrazioni pubbliche che potranno contare sull’aiuto di enti privati e cittadini nella manutenzione e gestione dei beni pubblici ma, in generale, alle esigenze di tutta la popolazione. Il milione di euro confermato quale tetto massimo per gli sgravi è, dunque, un investimento perché ne moltiplicherà il gettito in modo significativo.
Scegliere di investire per la valorizzazione del patrimonio vuol dire scegliere di investire sul proprio futuro, perché se tuteliamo o riportiamo al loro splendore le ricchezze che caratterizzano la nostra regione renderà la Toscana più forte e attraente e aprirà nuove vie di sviluppo”.
Cosa prevede la legge:
- sui progetti di interesse regionale inseriti su Art bonus le imprese con sede in Toscana possono beneficiare di un ulteriore sgravio Irap del 20% sulle erogazioni liberali effettuate che si somma al 65% previsto dalla misura nazionale
- si mantiene la possibilità dei privati di presentare dei progetti in Toscana e si agevola su questa tipologia di progetti la raccolta dei fondi con: aumento al 40% degli sgravi Irap concessi ai mecenati con sede in Toscana e si estende la possibilità di ottenere i benefici fiscali anche a fondazioni bancarie e a società di assicurazioni
- nella fase iniziale sarà confermato il tetto massimo di 1milione di euro come possibile sgravio Irap concesso complessivamente ai mecenati.
Sul portale Art bonus sono presenti complessivamente 128 interventi in Toscana, di cui 112 in fase di raccolta fondi e vanno dal complesso delle mura di Lucca, al Palazzo Pretorio di Pontedera, dal ponte del Diavolo, all’area archeologica di Populonia, dalla fortezza del Girifalco di Cortona, alla torre del maschio di Volterra, al teatro Bargagli di Casole d’Elsa.
Elenco completo consultabile a questo link: http://artbonus.gov.it/lista-interventi.html