Apprendiamo dalle pagine della stampa locale che il Sindaco di Capoliveri ha deciso, stavolta pare definitivamente, di rinunciare ad essere con il suo comune il capofila per la Gestione Associata per il Turismo.
Ce ne dispiace in quanto riteniamo che questo “esperimento” di fare sistema tra i comuni deve essere portato avanti!
Sarebbe uno sbaglio madornale abbandonare la GAT e passare alla tassa di soggiorno.
La GAT deve continuare nell'opera di promozione e rendere partecipe il territorio elbano nelle scelte e nelle strategie, con trasparenza e spirito propositivo.
La nostra proposta è che Capofila non dovrebbe essere un comune, ma un "contenitore" misto pubblico/privato, ad esempio un consorzio, al quale i comuni fanno confluire i proventi della tassa di sbarco (la parte destinata alla GAT) e al quale partecipino anche soggetti rappresentativi dell'economia elbana come le associazioni di categoria, i portatori di interesse come le associazioni culturali e la Fondazione Elba. Un soggetto terzo, con un proprio bilancio, diretto operativamente da un manager di destinazione cui dovrebbe essere affidato il compito di proporre le strategie in modo che vengano discusse e approvate dai consorziati. Successivamente lo stesso dovrebbe metterle in atto sulla base di un piano con programma pluriennale. Questo allo scopo di portare i migliori risultati possibili per il turismo Elbano, grazie ad una chiara strategia, studiata e condivisa, con periodici controlli sui risultati.
I Sindaci e i comuni devono essere tra coloro che devono pretendere risultati dalla GAT e non tra coloro che devono produrli.
Ricordiamoci che la GAT è stata sostenuta e voluta dalle associazioni di categoria, in primis dalla Confesercenti che ha fortemente voluto un ente che potesse sostituire il gap che stava creando la chiusura dell'APT.
Purtroppo non ci è mai stato permesso di entrare nel merito delle scelte, se non con sporadiche riunioni quasi sempre da spettatori, l’ultima diversi mesi prima dell’inizio della stagione estiva.
Al momento però i proventi sono per legge dei comuni, che devono utilizzarli per gli scopi che ben sappiamo. La finalità della legge è sostenere e finanziare gli interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti nonché gli interventi di recupero e salvaguardia ambientale, nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità nelle isole minori. Sono dei soldi che lo stato ci permette di incamerare perché riconosce che le isole hanno dei disagi rispetto ad altri luoghi.
Sappiamo bene che la normativa delle Gestioni associate non contempla la presenza del privato, ma riteniamo che se riuscissimo a formare un “contenitore” misto pubblico/privato, i risultati di questa sinergia sarebbero molto interessanti!
Bisogna trovare il modo di collaborare fattivamente tutti assieme, non dovrebbe essere solo la parte politica a decidere come e dove. Le categorie economiche hanno una conoscenza del territorio e competenza da sfruttare per il bene stesso dell'isola per incidere veramente e concretamente nello sviluppo economico. Se le decisioni fossero prese alla presenza dei rappresentanti dei portatori di interesse, molto probabilmente si otterrebbero benefici maggiori.
Spesso i risultati possono essere a portata di mano, senza che sia possibile vederli, ma con competenza, controllo e programmi il futuro potrà essere più concreto per tutti.
Questa la nostra proposta di assoluta e piena collaborazione, sperando di vederla accettata dalla conferenza dei sindaci con urgenza, per ricoprire immediatamente il vuoto istituzionale venutosi a creare.
Confesercenti isola d’Elba