Quello che succede nei Consigli comunali di Portoferraio ha ormai veramente dell’incredibile che lascerebbe a bocca “spalancata” anche i più fiduciosi tenaci, se ne sono rimasti.
A questo punto della storia potrebbe sembrare superfluo ricordare che dal Consiglio precedente del 2 settembre a quello di mercoledì scorso 16 novembre sono passati due mesi e mezzo e, quindi, il tempo per prepararsi (e preparare gli atti) c’è stato ed è stato pure abbondante; così come potrebbe sembrare superfluo ricordare che prima di ogni Consiglio comunale sia necessario convocare, da parte dei vari Presidenti (Vice Sindaco Marini per la Commissione Bilancio, Assessore Bertucci per la Commissione Affari istituzionali etc…), le Commissioni consiliari per l’esame preventivo delle delibere da discutere.
In effetti sembrerebbe tutto banale se le cose funzionassero normalmente, come dovrebbe essere in un piccolo Comune dove chi governa non è solo, ma anzi ha una numerosa compagine politica composta da ben 11 Consiglieri con cinque Assessori, un Capogruppo di maggioranza, un Sindaco, un Presidente del Consiglio, un Vice Presidente del Consiglio, il tutto supportato tecnicamente da Dirigenti e Segretario generale.
Eppure, ecco che succede (anzi risuccede) l’inverosimile: a questo giro si sono addirittura fatti scadere i termini di legge per ratificare una loro delibera di Giunta sulle Variazioni di bilancio (G.C. 217 del 08/09/2016) pur avendo avuto la bellezza di 60 giorni (scaduti il 7 novembre) per rispettare tempi e procedura, ma si sono anche dimenticati (perché non pare possa esserci altra spiegazione) di convocare la Commissione Bilancio, Demanio e Patrimonio sulle delibere relative alle Variazioni di Bilancio, ma anche la Commissione Affari Istituzionali sulle delibere relative alle Convenzioni per la gestione associata del gas nell’ambito Livorno e per la gestione associata dell’Organo di controllo interno –OIV- con i Comuni di Capoliveri e Rio nell’Elba.
Come se non bastasse, è stata votata (dai consiglieri di Maggioranza) una delibera, nonchè la sua immediata esecutività, che ha presentato sin da subito, almeno all’Opposizione, seri dubbi di legittimità sia sulla forma che sulla sostanza, anch’essa non passata da alcuna Commissione consiliare oltre che carente del parere del Revisore dei conti, tutti aspetti fatti presenti da entrambi le Minoranze prima di procedere alla votazione. Insomma un danno sopra l’altro che dopo due lunghe sospensioni del Consiglio ha portato la Maggioranza, resasi conto troppo tardi dell’ errore commesso, a dichiarare la decisione di voler revocare nel prossimo Consiglio la delibera appena votata nonché la decisione di ritirare in seduta stante tutte le proposte di delibera iscritte all’ordine del giorno dal punto 5 al punto 10.
Quello che è mancato è quindi proprio l’ABC (le Commissioni, i termini) e, così facendo, il tempo è passato e continua a passare, ogni volta con una sorpresa in più; ricordiamo il Consiglio del 22 agosto andato deserto, quello del 29 agosto chiuso a metà dell’ordine del giorno, quello del 2 settembre con il rinvio di una mozione, un Consiglio da convocare entro il 17 ottobre per discutere il rinvio del 2 settembre – non convocato, il Consiglio dell’8 e del 9 novembre revocato in entrambi le sedute ed, infine, quello monco di mercoledì scorso.
Insomma i fatti parlano da sé e, se fino a qualche mese fa i problemi dipendevano, secondo la Maggioranza, dallo scollamento tra l’Organo tecnico e l’Organo Politico, oggi che è saltato l’ABC (perché le Commissioni sono veramente le basi della base e non parrebbe possibile dimenticarsele), la responsabilità di tutto ciò di chi è?!
Noi qualche idea ce l’abbiamo, ma è giusto che ognuno abbia le sue idee nel rispetto e nella democrazia!
Alessia Del Torto
Consigliere comunale CAMBIARE IN COMUNE