Riusciranno gli elbani, e gli italiani in genere, a resistere al martellante assedio mediatico della televisione di Stato (anche quelle private, per la verità , più o meno)?
Ormai, lo sanno tutti, il popolo dovrebbe avere capito quale è il grande problema dell'Italia: l'eliminazione del bicameralismo perfetto e qualche altra cosa. Ma questo referendum è un Quasi- Niente, che la maggioranza di governo contrabbanda come la soluzione di tutti i problemi. E non è così.
I problemi di tutti i giorni (i tempi lunghissimi della giustizia italiana, la gente che vive con pensioni miserrime, chi dorme sotto i ponti, chi è costretto, per mangiare, a ricorrere alla Caritas o altre meritorie associazioni, etc etc etc) sembrerebbero svanire di fronte all' oggetto di questo referendum. Che tristezza!
Il nostro Capo Supremo sta girando allo scopo per l'Italia. E se vincesse? Beh, non cambierà niente, ci sarà qualche facilitazione per governare, ma questa “facilitazione” non servirà a distribuire nè ricchezza, né benessere, né lavoro per tutti. E tanti che stanno male, continueranno a vivere male, chi è povero, continuerà ad esserlo. Lui, Renzi, vuole convincere tutti che questa riforma è lo snodo centrale, il vero punto dolente, dell'Italia che lui sta guidando (si fa per dire...) da due anni. Sciocchezze infinite!
Per onestà intellettuale davanti a me stesso, voterò a favore perchè, in sé e per sé, la riforma proposta mi sembra di buon livello, ma spero, in fondo al mio cuore, che la maggioranza degli italiani voti contro, perchè il vero argomento del referendum è: Renzi sta facendo o no gli interessi dell'Italia? Mi viene spontaneo pensare anche al ministro Boschi, che fa una pessima figura dicendo, ogni giorno, agli italiani: se il referendum passa, l'Italia non avrà più problemi. Bla bla ripetuti, niente altro.
Se il referendum passerà, Renzi lo interpreterà "a modo suo", e cioè: gli italiani mi hanno dato fiducia, quindi fatemi fare come pare a me, non fate più eccezioni.
Voglio fare due esempi per dimostrare- se posso- che l'eliminazione del bicameralismo perfetto non è la medicina che risolve tutti i problemi.
Uno è il caso della giustizia. Tempi lunghissimi, medioevali. La prima cosa da fare è- anzi sarebbe - il potenziamento dell'apparato giudiziario, più giudici cioè e più personale amministrativo nelle sedi giudiziarie. Con una somma non superiore a 500 milioni di Euro, tutto questo si può fare. 500 milioni sono un'inezia, basti volerli trovare. E perchè non si fa? Semplice: non c' è volontà, il problema è la volontà di fare, non gli strumenti operativi a disposizione. Se venisse eliminato il bicameralismo perfetto, niente garantisce che si farà la riforma della giustizia. Mi stupisce anzi che la sinistra del partito di Renzi non noti questa cosa.
Altro esempio: le Regioni a Statuto speciale, che godono di maggiori, ben più elevati finanziamenti a fronte delle regioni a statuto ordinario, un non senso, un evidente spreco (alcuni miliardi, ogni anno). Fin dai tempi di Berlusconi (passando per Prodi), nessuno ha dimostrato di avere volontà che 5 Regioni “speciali” fossero trattate come le altre, che godessero cioè di finanziamenti nella stessa misura percentuale delle altre. Si potrebbe risparmiare qualche miliardo e distribuirlo-ipotizzo- per aumentare gli assegni familiari a chi ha redditi bassi. E perchè non si fa? Semplice, mi ripeto: perchè non c'è volontà, il problema è la volontà di fare, non gli strumenti operativi a disposizione. Anche in questo caso, se venisse eliminato il bicameralismo perfetto, niente garantisce che l'odioso privilegio delle 5 Regioni a Statuto speciale possa essere eliminato. Ed ancora mi stupisce che la sinistra del PD, che avrebbe enormi possibilità di far approvare leggi a vantaggio della collettività, non veda queste cose.
Ma non ho speranza, non vedo alternative credibili a questo Governo.
Voterò sì, con la tristezza nel cuore. Voglio solo dire a Renzi e al ministro Maria Elena: ma state zitti, pensate a chi ha problemi a vivere!
Guido Retali