Il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università di Firenze, unitamente al Parco Nazionale Arcipelago Toscano, ha organizzato per il giorno 24 gennaio 2017 il convegno pubblico dal titolo "Un PIT per l'Arcipelago Toscano", alle ore 10,30 presso la sede del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in località Enfola a Portoferraio.
Programma del convegno
10,30: Dr. Giampiero Sammuri Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano - Benvenuto e introduzione;
10,45: Dott. Enrico Palchetti, Università degli Studi Di Firenze (DISPAA) - Il Progetto Integrato Territoriale per l’Arcipelago: settori di intervento e inquadramento generale;
11,00: Dott. Roberto Giannini, Unione dei Comuni Delle Colline Metallifere - Le buone pratiche in agricoltura: introduzione agli aspetti innovativi sviluppati nel Progetto;
11,15: Agr. Dott. Filippo Reschiglian - Il dissesto idrogeologico nell’Arcipelago Toscano: criticità e soluzioni
11,30: Dott.ssa Giulia Spada, Az. Agr. La Lecciola - La filiera corta: nuove linee di sviluppo nell’Arcipelago;
11,45: Dott. Luca Bartolini, Presidente BCC Banca dell’Elba - Banca del territorio per la valorizzazione delle risorse locali;
12,00: Dott. Agr. Giordano Fossi - L’Accordo Territoriale: discussione dei vincoli di progetto.
Con i Progetti Integrati Territoriali (PIT), la Regione Toscana intende rafforzare i rapporti tra gli agricoltori e tra questi e gli enti territoriali, confermandone il ruolo di presidio del territorio. Il Progetto prevede la formulazione di un Accordo Territoriale che contenga ruoli e regole, obiettivi e linee di sviluppo.
Da ottobre a dicembre 2016 sono state indette 3 riunioni pubbliche che hanno toccato tutti gli aspetti progettuali e formali del PIT e che hanno registrato un ampio coinvolgimento dei potenziali beneficiari. A queste è succeduta un’intensa attività di sopralluoghi nelle aziende che hanno manifestato interesse, oltre che negli ambiti di pertinenza degli Enti Territoriali interessati.
E’ stato così possibile definire in maniera partecipata una linea di intervento coerente con le esigenze dei portatori di interesse, considerando che il perno del PIT sono le aziende agricole.
Ci si appresta ad una fase determinante per la costituzione del partenariato: presentare la proposta di Progetto Integrato Territoriale per partecipare al bando del Piano di Sviluppo Rurale della Toscana.
Attualmente il partenariato vede come Capofila il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Firenze, e come partecipanti il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, gli agricoltori di Elba, Giglio e Capraia, il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, l’Unione dei Comuni delle Colline Metallifere, gli Usi Civici di Capraia, il Comune di Marciana.
La federazione Coldiretti della Provincia di Livorno ha costituito un prezioso appoggio per le attività di animazione preliminari mentre la Banca dell’Elba sta valutando la possibilità di supporto finanziario durante la fase operativa.
L’opportunità di collaborazione tra enti a tutela del territorio ed agricoltori, offerta dal bando della Regione Toscana, rappresenta un considerevole input per la gestione del delicato territorio dell’Arcipelago, dove l’agricoltura ha subìto una forte contrazione negli ultimi decenni determinando la progressiva riduzione di quelle strutture che rappresentano non solo un valore ed un’identità culturale e paesaggistica, ma la cui manutenzione è stata da sempre importante per la salvaguardia dell’ambiente stesso, si pensi alla funzione dei muretti a secco e delle sistemazioni idraulico agrarie. Inoltre, la specializzazione in un’agricoltura d’eccellenza, se da un lato ha favorito prodotti di qualità apprezzati dal mercato, come i vini DOC elbani, dall’altro ha fortemente ridotto la varietà delle produzioni e del paesaggio, a scapito dell’agro-biodiversità garantita da un’agricoltura più sostenibile ed integrata con l’ambiente. Questi elementi, da quando il settore turistico ha goduto di maggiore slancio, hanno caratterizzato e reso il comparto agricolo maggiormente fragile sia dal punto di vista ambientale che economico. Ecco perché il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha risposto positivamente alla chiamata del bando che vede tra i suoi obiettivi la risoluzione di criticità quali il dissesto idrogeologico, il recupero di aree degradate per dissesto o abbandono ed il miglioramento dello stato di conservazione delle aree Rete Natura 2000 (di cui l’Arcipelago Toscano fa parte) e delle altre aree ad alto valore naturalistico.
Il bando, inoltre, in un’ottica di valorizzazione a 360° dell’agricoltura del territorio, invita all’incremento della filiera corta, ancora oggi marginalmente praticata rispetto alle potenzialità di sviluppo nell’arcipelago.
Il 24 gennaio sarà quindi l’occasione per definire la collaborazione tra tutti i partecipanti attraverso la presentazione e la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale, documento fondamentale che regolerà i rapporti e i vincoli tra i partecipanti.
Per il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Firenze sarà inoltre l’occasione per presentare le attività di rete e di innovazione che verranno sviluppate nel corso del periodo di progetto assieme ai partecipanti.
DISPAA UNI Firenze (Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università di Firenze) e PNAT