Torna ancora all’attenzione delle cronache la questione del randagismo e della mancanza di un controllo attento e puntale sul territorio. Le associazioni animalistiche hanno più volte sollecitato i comuni a prendere provvedimenti e soprattutto a seguire la questione della costruzione del canile che va avanti da anni, e che dopo il gesto di grande generosità della fondazione tedesca Bastet Stiftung sembrava essere giunta ad una svolta: la fondazione aveva messo disposizione del comune di Capoliveri ben 600 000 euro per la costruzione di un canile/gattile. Nel 2016 i comuni dell’Elba si erano impegnati come gestione associata ad avviare le procedure necessarie. Dopo una verifica tecnico-amministrativa a cura del comune di Capoliveri gli altri comuni avrebbero dovuto portare la proposta per l’approvazione in consiglio comunale e solo dopo questi passaggi formali si sarebbe arrivati alla fase operativa per dare finalmente il via alla realizzazione del canile comprensoriale. Ad oggi non sembrano esserci state sostanziali novità, al punto che nello scorso mese di dicembre la fondazione, stanca di continui rinvii e vaghe promesse, aveva lanciato un ultimatum (scaduto lo scorso 10 gennaio) al Comune di Capoliveri e agli altri Comuni elbani per la firma della Convenzione propedeutica all’erogazione del finanziamento per la costruzione del canile comprensoriale. In caso di mancato riscontro da parte delle amministrazioni, la Fondazione avrebbe abbandonato il suo proposito di finanziare il progetto. Ricordiamo che il verbale della consulta dei sindaci della riunione del 1 dicembre 2016 presso il Comune di Capoliveri riporta al punto 3 l’unanimità dei sindaci nel deliberare la figura del Comune di Capoliveri quale ente capofila in seno alla costituenda gestione associata canile e pronto soccorso animali H24.
Proprio per questo come gruppo consiliare “PD Portoferraio” lo scorso mese di dicembre abbiamo portato all’attenzione del consiglio comunale una mozione affinchè il Comune si prendesse l’impegno di sollecitare gli altri Comuni dell’Elba a riaffermare la volontà di realizzare il canile comprensoriale, mettendo in atto tutte le procedure e tutte le istanze che permettessero la conclusione dell’iter, onde evitare la perdita del finanziamento ottenuto, che tra l’altro andrebbe a coprire l’intero importo per la realizzazione della struttura e a ripristinare in tal senso il rispetto delle leggi che regolamentano i diritti degli animali e la prevenzione del randagismo e delle sue conseguenze in termini di salute e sicurezza pubblica.
La mozione è stata approvata con i voti dei consiglieri di minoranza e con solo due voti della maggioranza e ci chiediamo se nel frattempo il Comune abbia provveduto a tener fede all’impegno preso in consiglio comunale e se ci sono stati sviluppi nella questione della realizzazione del canile comprensoriale. Il Comune intanto è costretto a continuare a pagare l’Associazione ENPA Valdarno di San Giovanni Valdarno (gli ultimi 3000 euro deliberati nei primi giorni di gennaio), dato che “è sprovvisto di canile municipale e del servizio di cattura cani randagi e che ai fini sanitari e per la sicurezza dell’abitato vige l’obbligo per il Comune della custodia e cura dei cani randagi.”
La delibera ricorda e prende atto che “si tratta di spesa tassativamente regolata dalla legge (spesa necessaria per far fronte alle disposizioni normative legate anche alla pubblica sicurezza indispensabili per l’incolumità sia degli animali che delle persone e atte ad evitare che siano eventualmente arrecati danni patrimoniali gravi anche all’ente nell’eventualità che cani randagi circolanti liberi per il territorio comunale arrechino disagi sia alla circolazione stradale che alla sicurezza dei cittadini).
Ci auguriamo che il 2017 sia l’anno che verrà ricordato come quello di avvio della costruzione del canile comprensoriale con il sostegno di tutti i comuni dell’Elba. Non lasciamo, come comunità, che il contributo di un soggetto cosi sensibile e amante degli animali vada perduto per ingiustificabili ritardi o per un’ incapacità istituzionale ad avviare un percorso comune.
I consiglieri gruppo PD Portoferraio