Sono anni che l'ASL promette e garantisce cambiamenti strutturali e aumenti di organico mentre continua a tagliare, accorpare e sopprimere servizi e reparti cancellando la prevenzione.
Come nel 2012 dovete pretendere per la sanità Elbana un "Cronoprogramma di fattibilità" senza il quale restare al tavolo del 2 febbraio significa credere e accettare il nulla ed essere complici del definitivo smantellamento del sistema sanitario Elbano.
Per la specialistica, cataratta compresa, dobbiamo recarci in continente. La colonscopia esame di routine che fino a qualche mese si faceva fa qui all'Elba, ora il paziente deve recarsi per più giorni a proprie spese al di là del mare anche se abbiamo i medici preparati per farla qui.
Risparmiare non significa tagliare reparti, personale o servizi, ma saper organizzare e razionalizzare senza mettere a rischio solo la salute dei cittadini.
La prevenzione sanitaria si dimentica dell'utente Elbano al punto che a un paziente con un piede danneggiato dal diabete non hanno confermato il Bonus per le scarpe speciali che le sarà rinnovato solo dopo aver dimostrato che il suo piede diabetico presenti delle ulcere.
E' da tempi biblici la lista di attesa della Cardiologia dove possiamo contare solo su un cardiologo che si divide tra ambulatorio, reperibilità, guardia e a volte con il carcere di Porto Azzurro.
Sindaci, non accettate più promesse o impegni che mai manterranno, chiedete fatti o torniamo sul tetto dell'ospedale e a manifestare nelle piazze.
Abbiamo diritto ad una sanità che ci curi sul territorio e non che ci obblighi a prestiti bancari per migrare in altri ospedali o verso i privati.
Francesco Semeraro
Comitato Elba salute