La situazione delle strutture di Pronto Soccorso dell’Azienda USL Toscana nord ovest è stata al centro della discussione della conferenza aziendale dei sindaci che si è riunita questo pomeriggio (31 gennaio) nella Cittadella della Salute “Campo di Marte” di Lucca.
Il presidente della conferenza dei sindaci Samuele Lippi evidenzia l’importanza della riunione:
“Si è trattato di un incontro utile per analizzare la situazione nelle varie realtà dell’Azienda e per chiedere alla direttrice generale Maria Teresa De Lauretis ed ai suoi collaboratori un impegno ed un’attenzione sempre maggiori, a seguito delle difficoltà evidenziate nelle ultime settimane nei Pronto Soccorso ma anche sul territorio. Grazie ai dati che ci sono stati illustrati oggi (31 gennaio) ed agli approfondimenti che faremo nei prossimi giorni, è possibile far emergere le maggiori criticità ed arrivare a soluzioni condivise.
Dalla discussione è emersa ad esempio la necessità di dare un sostegno, vedremo in quale forma e con quali modalità, ai medici di medicina generale, che hanno una funzione fondamentale a livello territoriale.
Ci sono stati anche mostrati i numeri su posti letto e personale all’interno dell’Azienda USL Toscana nord ovest ma su questi aspetti, anche se si percepisce il maggiore impegno dell’Azienda rispetto a quanto era avvenuto negli anni precedenti, ci sono situazioni oggettive di deficit, come quelle di Piombino e Cecina. Abbiamo comunque trovato disponibilità ad approfondire le problematiche, per trovare delle soluzioni”.
“La conferenza aziendale dei sindaci – ha aggiunto Lippi – è inoltre impegnata nel garantire in tempi rapidi l’avvio del Pal, uno strumento che riveste un ruolo fondamentale nella pianificazione dei percorsi assistenziali, al di là delle specificità delle singole zone. Per questo l’assemblea lavorerà a ritmi serrati (come esecutivo ci riuniremo il 16 febbraio a Pisa e come conferenza ancora il 22 febbraio a Massa), in maniera da raggiungere quanto prima questo obiettivo, in maniera da garantire una sempre maggiore appropriatezza degli interventi socio-sanitari”.
Il sindaco Alessandro Tambellini intervenendo nell'assemblea appositamente a Lucca sul tema dell'emergenza dei Pronto Soccorso, ha sottolineato come la pressione, anche mediatica, che si è venuta a creare su quello dell'ospedale San Luca nelle ultime settimane, abbia generato una situazione di allarme generalizzato e una forte pressione su chi al Pronto Soccorso lavora quotidianamente. “Se il problema maggiore che produce queste situazioni di sovraccarico - ha detto Tambellini - è rappresentato dalle cronicità, faccio notare che sappiamo da anni che la popolazione invecchia e dunque è chiaro che è necessario organizzare il sistema in base anche a queste esigenze. È indispensabile lavorare sui medici di medicina generale, affinché siano maggiormente coinvolti nel contenere i cosiddetti accessi impropri, e dall'altra parte si deve intervenire sulla sanità territoriale. L'Azienda ci dice che Lucca con i suoi posti letto di cure intermedie ha una dotazione maggiore rispetto ad altri territori: a mio avviso, al di là dei parametri numerici che sono utili a fornirci un quadro della situazione, è necessario individuare soluzioni, nell'immediato per risolvere le criticità emerse e di più lungo respiro attraverso una programmazione che tenga conto delle esigenze dei territori. Infine, se per alcuni Pronto Soccorso collocati in zone marine l'Azienda prevede un rafforzamento dell'organico nel periodo estivo, credo che l'azienda debba programmare rafforzamenti analoghi in altri punti di accesso ospedalieri, fra cui quello del San Luca a Lucca, in corrispondenza di situazioni che se non possiamo prevedere nel dettaglio, possiamo comunque collocare in specifici periodi dell'anno, come quelle legate ai picchi influenzali".
Nel corso della seduta la direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Teresa De Lauretis ha presentato i dati relativi al Pronto Soccorso ed ai ricoveri nei tredici ospedali dell’Azienda:
“Come ho già evidenziato in altre occasioni, nelle ultime settimane non abbiamo registrato un grande aumento degli accessi nei Pronto Soccorso (siamo nell’ordine del 5% di incremento), ma il fenomeno vero è l’aumento consistente di codici rossi e gialli, quindi delle patologie più gravi, che impegnano maggiormente il personale e le strutture. Questo ha comportato anche un aumento della percentuale di ricoveri, più accentuata in alcuni ospedali ma comunque generalizzata.
Grazie anche alla professionalità degli operatori non ci sono state carenze dal punto di visto clinico, visto che tutti i pazienti sono stati curati in maniera adeguata, ma qualche problema nella gestione dei casi in effetti c’è stato.
A partire dallo scorso 10 gennaio l’attesa al Pronto Soccorso prima del ricovero è oggetto di una rilevazione, richiesta dalla Regione Toscana, effettuata alle ore 21 di ogni sera.
I dati cambiano da un ospedale all’altro ma ad esempio a Massa dal 10 al 26 gennaio nessun paziente ha aspettato più di 8 ore e anche a Lucca, dove c’erano state molte difficoltà, nell’ultimo periodo - dopo la riorganizzazione che abbiamo attuato - i casi di attesa oltre le 8 ore sono stati fenomeni sporadici”.
“La sfida adesso per noi – ha detto anche la dottoressa De Lauretis – è quella di una gestione sempre più corretta della ‘ricaduta’ dei malati cronici, attraverso percorsi specifici da predisporre con gli specialisti di area medica e con i medici di medicina generale. La presenza di case della salute è una condizione utile ma non sufficiente e dobbiamo fare di più nell’ambito della sanità d’iniziativa, che pure ha dato alcuni risultati positivi sul territorio. Da adeguare e migliorare anche i percorsi legati al fine vita.
L’analisi della situazione è sempre propedeutica alle azioni da attuare ed ogni territorio ha esigenze diverse. Ad esempio all’ospedale di Lucca abbiamo fatto una riorganizzazione su Pronto Soccorso e area medica che sta determinando miglioramenti; in altri casi dobbiamo intervenire su altri aspetti. Insomma, in ogni territorio è necessario lavorare sui punti deboli specifici”.
Sui letti per acuti la direttrice generale ha osservato che l’Azienda USL Toscana nord presenta numeri migliori delle altre due Aziende della Toscana ma che un problema può essere legato alla distribuzione dei posti letto.
Sul personale, infine, ha fatto presente che il 2016 ha segnato un deciso cambio di tendenza con un totale di 61 operatori in più.
Nello specifico sono rimasti costanti i dirigenti medici, diminuiscono i veterinari ed il personale amministrativo e tecnico. In forte aumento invece (+150 operatori) il comparto sanitario.
Nel corso della seduta è intervenuto anche il direttore per la programmazione sanitaria dell'area vasta nord ovest, Edoardo Majno.