Sala consiliare di Portoferraio gremita, lunedì mattina, per ascoltare il Presidente della seconda commissione regionale, il consigliere di origini elbane Gianni Anselmi e la sua articolata illustrazione della nuova legge sul turismo, approvata nello scorso dicembre e che disciplina il sistema organizzativo del turismo della Regione Toscana, le strutture turistico ricettive, le imprese e le professioni del turismo.
E' stato un tentativo, parrebbe riuscito, anche per l' astensione delle opposizioni in Consiglio Regionale, di creare un quadro normativo di riferimento 'di crescita' per tutte quelle attività che concorrono a fare l' economia turistica, trovando punti di equilibrio tra i diversi interessi in campo, a volte sovrapposti.
Chiarito in premessa come la promozione del 'brand' Toscana spetti alla Regione attraverso Toscana Promozione Turismo, mentre ai territori ( omogenei, non i singoli Comuni od enclave) spetta l' informazione e l' accoglienza; lo strumento che la Regione prevede a tal fine è la possibilità per i Comuni di associarsi per tipologia di prodotto turistico, mediante la stipula di una convenzione. Per prodotto turistico omogeneo la legge 86 recita che 's'intende l'insieme di beni e di servizi di un territorio che compongono un'offerta in grado di rispondere alle esigenze di specifici segmenti della domanda turistica.'
In questa chiarezza di competenze-ha spiegato l' ex Sindaco di Piombino- si è riusciti a regolare il sistema guardando avanti in un equilibrio e qualificazione di tutti i soggetti, a cominciare dalle strutture ricettive, dagli appartamenti agli alberghi, dai campeggi-villaggi turistici agli stabilimenti balneari, consentendo a tutti di operare per crescere nella qualificazione della propria offerta senza burocratizzare il sistema. Evitata, com'è noto, la possibilità che i proprietari di un appartamento destinato alle presenze brevi fossero obbligati ad aprire posizione Iva superando i 90 gg di utilizzo, si è previsto infatti che questo obbligo scatti solo a fronte di oltre 80 contratti di locazione breve, a prescindere dal numero di immobili posseduti. Elasticità anche per gli alberghi, settore nel quale, per favorire anche investimenti sulle strutture, sarà concessa la ristrutturazione fino al 40% della superficie in appartamenti da poter anche metter sul mercato immobiliare ( si presume senza poter chiedere ampliamenti successivi dell' albergo, ndr) ; stesso criterio viene applicato ai campeggi rispetto al rapporto tra strutture leggere e bungalow. Naturalmente, ha precisato Anselmi, tali previsioni devono essere contenute nei Piani Operativo Comunali ( P.O.C. - Regolamenti Urbanistici). Le strutture ricettive potranno inoltre gestire attività commerciali, esclusa la bigliettazione per i traghetti, configurandosi questo come 'pacchetto turistico' che le norme nazionali assegnano alle Agenzie di Viaggio. Agli stabilimenti balneari viene concessa la facoltà di esercitare le attività di centro benessere ( previa formazione specifica). Regolamentate nel testo anche le professioni turistiche. Atteso entro aprile il varo del regolamento attuativo da parte della Regione Toscana.
cr