Grazie agli attivisti locali del M5S ed in particolare al Consigliere Regionale Cantore Enrico, il vice-presidente della camera dei deputati on. Di Maio ha messo piede sull’Elba, venendo a contatto con le problematiche dell’insularità e di uno dei territori periferici e più disagiati di Toscana.
Chi non era in piazza e non si è connesso in streaming (circa 15.000!) ha perduto un’occasione.
Un ragazzo dell’età dei nostri figli con i capelli troppo corti, che è riuscito a farmi emozionare per l’onestà e la limpidezza del suo pensiero, che mi ha riportato ai comizi di Occhetto agli inizi degli anni 70. Non è nato ricco ed ha già rinunciato a circa 250.000 euro del suo compenso di parlamentare. E’ insignito di un’alta carica istituzionale, ma non ha mai preso un aereo di stato, viaggiando con mezzi pubblici e senza una scorta. Luigi Di Maio è un predestinato.
Ha cenato con gli attivisti sull’isola...pagandosi la cena “alla romana”, come vuole una buona usanza della capitale (e di tutti i parlamentari del M5S).
Di Maio è un leader del Movimento, già in campo per le prossime battaglie elettorali come alfiere dei diritti costituzionali dei cittadini. E’ determinato e consapevole che si andrà allo scontro politico senza esclusione di colpi.
Difatti l’Italia post-berlusconiana offre una ribalta confusa e frammentata caratterizzata da un carosello di correnti di partito, da lobbisti onnipresenti e sfacciati, da una classe dirigente fatta di uomini antichi e senza idee.
Di Maio con la forza e l’arroganza dei suoi trent’anni appartiene alla nuova generazione emergente, quella dei gladiatori della politica, votati per l’arena ed assai poco disponibili per la mediazione. Un segno dei tempi che verranno.
Agli amici, ai conoscenti ed agli isolani che si chiedono “Ed ora?” vorrei rispondere con una riflessione contenuta fra le righe delle parole proprio di Di Maio:
il domani appartiene a coloro che oggi si preparano e si impegnano ad affrontarlo (...così disse anche Malcom X qualche tempo fa...)
Claudio Coscarella