Ho letto con estremo interesse l’ultimo predica del PD Elba sulla legittima perplessità dei sindaci Elbani ad accogliere migranti extracomunitari, sul territorio elbano. Un coacervo di luoghi comuni intrisi di buonismo e “politically correct” in assenza di qualsiasi reale analisi sulle motivazioni che avrebbero indotto i Sindaci a prendere tale posizioni, a difesa degli interessi della propria Comunità. Il tutto condito da passaggi completamente estranei al problema, come il riferimento ai fatti di Follonica, utilizzati forzatamente solo per attaccare una forza politica avversaria, ma che con il problema dei migranti ha ben poco a che fare, a testimonianza di una volontà di strumentalizzare politicamente vicende ben più complesse (l’integrazione e la convivenza con i Rom, spesso cittadini italiani, è problematica enorme, soprattutto nelle grandi città e nulla c’entra con le vicende dei rifugiati) o, nella ipotesi migliore, di un leggero stato confusionale. Ma si sa, in tempo di elezioni, tutto fa brodo.
Su una cosa, tuttavia, siamo d’accordo su quanto scritto dai compagni del PD elbano, come introduzione al lungo discorso, ribadito alla fine dell’intervento: gli elbani sono migliori di chi lo governa.
Migliori certamente del governo centrale, a marca PD, che in questi anni di guida del paese, caratterizzato da molte chiacchiere e pochi fatti, è stato assolutamente inconcludente sulle politiche dell’immigrazione, incapace di qualsiasi piano atto a contrastare l’enorme tsunami migratorio dall' Africa alle coste italiane, che in questi ultimi anni è degenerato nel caos incontrollato. Basti ricordare il semestre europeo a guida italiana, dal giugno al dicembre 2014, che doveva segnare un cambiamento di passo nella gestione del problema dei migranti, che si è concluso con un totale fallimento. Il tutto condito dall’emersione di losche faccende nella gestione dell’enorme giro di affari che ruota intorno al mondo dell’accoglienza dei migranti che, secondo le stime, nel 2016 ha toccato i 4 miliardi di euro. Un governo che non è stato in grado di dare regole ferree sul business dell’accoglienza che non conosce crisi, paradiso delle coop che gestiscono ingenti fondi senza una chiara e trasparente rendicontazione (CARA di Mineo docet).
L’unica azione politica del governo PD è stata quella di distribuire “equamente” sul territorio i migranti/clandestini, lavandosene pilatescamente le mani e lasciando la patata bollente a quelle comunità locali sempre più gravate da enormi problematiche, molto spesso totalmente abbandonate dallo stato centrale.
Non è un caso che sindaci di molti altri comuni a guida PD, abbiano avuto lo stesso atteggiamento di sindaci elbani, basti pensare a Capalbio, Vitulano, Vigodarzere, Loreggia, ecc.., tutte amministrazioni guidate dal Partito Democratico. In questo contesto è facile notare come i compagni del PD elbani citino “angosciati”, come esempio di razzismo, i minuscoli comuni di Gorino e Goro nel ferrarese, ma si “scordino” di citare Vitulano, comune in cui recentemente il sindaco PD ha fatto ergere una barricata in strada per contrastare l’arrivo dei migranti o Capalbio, laddove i radical chic del PD si sono opposti, con successo, all’arrivo degli ospiti non graditi.
Razzismo a giorni alterni?
Gianluigi Palombi, Coordinatore di Forza Italia, Isola d’Elba