L'Elba e gli elbani hanno dimostrato oggi una capacità di coesione che va oltre le pseudo-imposizioni della Regione Toscana: a dimostrazione che non saranno certo i suoi dictat a destabilizzare la forza di cittadini che sono disposti a tutto per difendere il proprio territorio, i propri diritti la propria dignità, insieme ai propri amministratori, i comitati, alle associazioni di categoria e ai rappresentanti delle varie istituzioni, a fare da capo fila.
E a rendere stupefacente ed esemplare la mobilitazione di oggi non fa certo ombra la voce - assolutamente fuori dal coro - del Sindaco Barbetti che ha reso ancora meno credibile la propria "mission" amministrativa, creando una sterile polemica - dal sapore tutto strumentale - che ha costretto il suo Comune e i suoi cittadini, a subire scelte non sue.
Che dire.. il primo cittadino dimostra - ancora una volta - l'assoluta mancanza di rispetto e sensibilità nei confronti della comunità, dell'istituzione che rappresenta e dello spirito della manifestazione che ha puntato da subito all'unità di intenti, e soprattutto depurata da ogni tendenza politica , al quale la propria arroganza avrebbe dovuto opportunamente piegarsi.
Ancora una volta un'amministrazione assente, e stavolta laddove tutte le altre si sono tese la mano.. A questo punto viene da pensare che non sia - quello elbano - un problema di malgoverno legato alla frammentazione amministrativa del territorio, ma un problema di governo tout court affidato ad alcune - poche - persone sbagliate, su cui dovrebbe calare il sipario della politica elbana... data l'incapacità di difendere le fondamentali istanze di chi si rappresenta . Un teatrino penoso che l'Elba unita ha saputo rispedire al mittente.
Fausto Martorella
Gentile Sig. Martorella
Ci consenta più che di esprimere un po' di dissenso su un passaggio del suo intervento che peraltro condividiamo in larga parte. Orbene, che Barbetti abbia fatto come si usa dire da queste parti "un'uscita che sembrava un'entrata" sulla sanità è poco ma sicuro, e guardi, prima ancora dei fischi e della raffica di critiche che hanno preceduto la sua, lo dimostravano le facce, che a tratti parevano perfino compiaciute, dei suoi colleghi del centro-destra elbano durante le contestazioni. Da qui a pensare che qualsiasi cosa dica o faccia il Sindaco di Capoliveri debba essere necessariamente sbagliata - se lo lasci dire da uno che non è mai stato tenero per un quarto di secolo con lui - è quanto meno arbitrario. NON SCHERZIAMO SUL COMUNE UNICO!
Veda Martorella, ci sono questioni, come quella della sanità, sulla quale è abbastanza facile ed immediato farsi interpreti delle (giustissime) incazzature e preoccupazioni della cittadinanza, ed altre che, dovendo essere risolte con una crescita ed una conquista culturale e delle coscienze, presuppongono si compia un lunghissimo lavoro, ed è proprio questo il caso della "semplificazione istituzionale elbana" (orribile espressione del cui conio porto la colpa).
Nei confronti dell'unità (ergo del peso politico e della efficacia) degli elbani della quale lei si compiace, l'attuale frammentazione territoriale, il "campo di decentramento", è un agente patogeno.
Se è vero che compito di chi amministra è anche captare gli umori della cittadinanza, è ancor più vero che chi fa politica deve avere la capacità di anticipare le dinamiche, di "pensare il futuro"; l'unità degli elbani deve essere un valore garantito e rappresentato costantemente da un'istituzione in cui tutti gli isolani si riconoscano, non il raro e temporaneo miracolo indotto da un'emergenza sociale e dalla pressione della piazza (anche quando ha ragione a fare pressioni).
Come dire, anche se a qualcuno potrà sembrare una bestemmia, che a mio opinabile parere la questione del comune unico, essendo un problema epocale e di quadro, finisce per essere più importante ed incidente di quella, pur urgente con sfaccettature drammatiche, della sanità erogata agli elbani, che è comunque in tutta la sua importanza solo una parte di quel quadro.
E' palese, come dicevano i nostri vecchi, che "se fossimo e se avessimo era il patrimonio dei coglioni", ma è indubbio che se l'Elba avesse potuto già disporre di un solo autorevole soggetto-interprete amministrativo, di una sola pesante voce istituzionale, tutte le partite di confronto con i governi romani e fiorentini, ad iniziare dalle più importanti: sanità, scuola, trasporti e servizi giudiziari, si giocherebbero molto più facilmente.
Dia una mano anche lei e senza tentennamenti a chiudere questi otto pollai.
sergio rossi