La maggioranza PD del Consiglio regionale della Toscana, supportata dal centro destra, non ha accolto l’appello lanciato nei giorni scorsi da Legambiente Toscana ha approvato con 25 voti a favore e 8 contrari la proposta che modifica le norme sulle manifestazioni motoristiche, rendendo più facile realizzarle anche fuoristrada nelle aree protette. PD e centro-destra hanno anche respinto l’emendamento presentato dal gruppo Sì- Sinistra Toscana per consentire l’ampliamento delle aree alle sole zone non «soggette a vincolo idrogeologico» e «limitatamente alla stagione estiva».
Il testo è stato illustrato in aula da Stefano Baccelli (Pd), presidente della commissione ambiente) che ha detto che si tratta di un aggiornamento della legge 48/1994 – Norme in materia di circolazione fuori strada dei veicoli a motore per incentivare «Il turismo sportivo per un settore che assume particolare rilevanza nel contesto toscano». Il Comune diventa – al posto della Provincia – l’ente deputato a rilasciare le autorizzazioni. «Tra queste – si legge in una nota della regione – in via eccezionale, anche manifestazioni e gare fuori strada, ciascuna di durata non superiore ai tre giorni, su percorsi che attraversano aree tutelate previo consenso di proprietari, conduttori dei fondi, soggetto gestore delle aree protette e comunque a fronte dell’assunzione degli obblighi di ripristino».
Durissimi il consiglieri regionali di Sì – Sinistra Toscana Tommaso Fattori e Paolo Sarti: «Possiamo ribattezzare ‘legge Attila’ la norma appena approvata dal Consiglio regionale, con il nostro netto voto contrario, in memoria del condottiero unno dopo il cui passaggio non cresceva più l’erba. La legge su gare e manifestazioni di moto e altri mezzi fuori strada presentata dal PD con la scusa di favorire il turismo “sportivo” mette a rischio gli ecosistemi e il paesaggio naturale toscano. In concreto, con le nuove norme qualsiasi Comune potrà derogare alla normativa vigente e autorizzare gare di vari mezzi a motore in zone soggette a vincolo paesaggistico, nei parchi, nelle riserve naturali, nelle aree protette, in parchi urbani e nelle aree di protezione della fauna selvatica. Ci chiediamo come una simile normativa sia compatibile con la legge regionale 30 del 2015 sulle aree protette che prevede la Valutazione d’Incidenza per le manifestazioni sportive di ogni tipo, e non solo con mezzi a motore, che si tengono su strade sterrate e sentieri di aree protette e Sic, Zsc e Zps. Il PD toscano, novello Attila, sceglie così di incoraggiare il turismo sportivo insostenibile, creando un grave precedente per il resto d’ Italia. Davvero un modo paradossale per celebrare l’anno internazionale del turismo sostenibile indetto dalle Nazioni Unite».
Favorevole Elisa Montemagnidella Lega Nord: «Il settore sportivo è importante per la Toscana e deve essere sviluppato. Tre giorni l’anno non sono una catastrofe ma una grande opportunità».
Minimizza il capogruppo PD Leonardo Marras: «Non creiamo una tempesta in un bicchiere d’acqua. Non si apre ad alcuno sfruttamento dell’ambiente» E la pensa così anche il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli (Pd): «Credo questa sia l’occasione ideale per affrontare e discutere su una questione delicata, ossia la difficoltà di organizzare manifestazioni sportive sul nostro territorio».
Contrario anche Giacomo Giannarelli del Movimento 5 Stelle, il vicepresidente della commissione ambiente ha detto che «Questa è l’ennesima norma del Pd fatta per aggirare altre norme» Per Giannarelli siamo di fronte a un «trasformismo pericoloso in Toscana» e la leggina approvata da PD e centrodestra è la dimostrazione di «buon senso assente».
Contrarietà espressa anche da parte di Monica Pecori di Toscana per tutti: «Sono molto perplessa da questo testo. Lo sport è importante ma la proposta legislativa non collima con la sostenibilità ambientale». Ma anche un pezzo della maggioranza, quella che esprime direttamente il presidente della Regione Enrico Rossi si è detta contraria. Infatti Serena Spinellidi Articolo 1 – Movimento democratico progressista, ha dichiarato: «Il testo non mi convince. Non credo che chi pratica questo tipo di sport sistemi l’ambiente».
da www.greenreport.it