Un extracomunitario domiciliato, anche di fortuna, sul nostro territorio può andare in ospedale e curarsi senza ticket, mandare i propri figli a scuola o al nido esentasse ed a seguire per le loro future problematiche scolastiche di apprendimento e di inclusione (presenti in una gran parte dei minori negli ultimi anni…) possono essere riconosciuti come portatori di un handicap (scolastico) ai sensi della L. 104 ed ottenere una insegnate di sostegno dal Ministero dell’Istruzione ed un educatore specializzato a spese del comune. Sempre dalla stessa Commissione medico-legale e nella stessa seduta di valutazione (...bene imbeccato dai patronati…), il medesimo minore può essere riconosciuto invalido per la L. 118 ed ottenere un contributo economico mensile (indennità di frequenza o accompagnamento), esentasse ed esente dall’ISEE.
Inoltre a quanto sopra si sommano i contributi mensili per lo stato di bisogno erogati dai servizi sociali, onnipresenti in tutta Italia con criticità di personale e mal retribuiti (contratto fermo dal 2009); In seguito presentare la domanda per l’alloggio popolare ovvero chiedere il contributo per l’affitto. A tutto questo si aggiunge la solidarietà occasionale e sistematica del vicinato italiano, e delle Associazioni no profit.
Caro militante di Casapoud, caro Leghista e carissimi solidali Attivisti Pentastellati e cari Partiti dell’arco (in-)costituzionale di questo parlamento, cari politici tutti dalle stelle allo stallo nel quale gongolate...mi spiegate cosa aggiunge la cittadinanza a tutto questo? Dove eravate per non accorgervi che il nostro sistema di welfare (in prevalenza sostenuto con le tasse della classe media e degli operai ed impiegati che avete reso agonizzante..) è al collasso?
L’accoglienza dei profughi sociali (prigionieri e schiavi deportati con i barconi da bracconieri di carne umana, traghettati dalle ONG dalle coste libiche in Sicilia con un ponte umanitario insensato, che il popolo italiano non voleva ed ha fatto aumentare esponenzialmente lo schiavismo ed i morti) è solo il primo step di costi a crescita esponenziale di un percorso assai poco probabile di integrazione e di inclusione.
In particolare i minori peseranno sulla sanità, sulla scuola, sui servizi sociali e sugli enti locali.
Avete nozione che queste istituzioni pubbliche, asse portante del nostro stato, versano in situazione di criticità di personale e sono tutte prossime al collasso organizzativo ed economico ?
La “solas” appare essere il futuro per tutti noi italiani lavoratori dei servizi pubblici ed operai che sostengono direttamente (ed indirettamente con la fiscalità) il nostro sistema di welfare.
Resta la “solas” anche per le numerosissime famiglie extracomunitarie con figli nati in Italia in età variabile e residenti da almeno 15/20 anni, che la crisi ha costretto a vivere di sussidi, (come ad esempio gli stagionali della pesca e di altri settori) molti dei quali non possono dimostrare di avere un reddito sufficiente per la richiesta della cittadinanza dei loro figli “italiani di fatto per lingua, costumi e cultura”.
Si lamentano per una “solas” (e mi appare incomprensibile!) gli extracomunitari nati e residenti over 18 anni che non vogliono iniziare l’iter per la domanda di cittadinanza, in quanto percorso troppo “burocratico e costoso” e spesso strumentalmente si fanno autopropaganda nei talk-show e nei media nella speranza di una carriera politica, magari nel PD.
Carissimi politici dell’arco parlamentare ma si siete accorti che la cittadinanza oggi serve solo per vincere un futuro concorso nella pubblica amministrazione a tempo determinato?
Claudio Coscarella