Qualche giorno fa mi sono imbattuto in una polemica su Facebook sulla restrizione dell’accesso dei cani nella spiaggia di Nisporto. Vado a controllare in spiaggia e trovo dei cartelli del Comune con una ordinanza che limita l’accesso in spiaggia ad una area ristretta intorno alla fornace.
Il cartello recita le prescrizioni e i divieti ma non le motivazioni di tale atto.
Scambio alcuni messaggi con il Sindaco per capire le motivazioni e mi pare di capire che ci sono state molte lamentele su come alcuni proprietari di cani si comportano in spiaggia.
Faccio notare che il provvedimento è in contrasto con la Legge Regionale e in aggiunta è stato preso esclusivamente per la spiaggia di Nisporto e non per tutte le spiagge di competenza del Comune d Rio.
Il Sindaco mi dice che l’ordinanza per lui è legittima e che è stata scritta è approvata dal funzionario del Comune e dal segretario comunale.
La Legge Regionale n. 59 del 20 ottobre 2009 agli art. 19 e 20 regola la presenza degli animali domestici nei luoghi pubblici e (art.19) consente l’accesso a tutte le aree pubbliche comprese le spiagge accompagnati e muniti di guinzaglio e museruola quando necessaria. Dice anche che è vietato l’accesso in aree destinate a scopi particolari quali giochi per bambini e delimitate.
All’art. 20 recita che i Comuni possono istituire spazi e aree recintate destinate ai cani nelle quali possono muoversi liberamente senza guinzaglio.
L’ordinanza del Comune di Rio non istituisce una zona dove i cani possono essere liberi, ma limita la fruizione della spiaggia ad un area ristretta, questa eventualità non è prevista dalla Legge Regionale e limita il diritto di tutti coloro che sono rispettosi degli altri e della convivenza civile.
Chiedo al Sindaco di rivedere l’ordinanza, che è in contrasto con la Legge Regionale, e di sanzionare chi ha comportamenti contrari alla legge e al vivere civile.
Valter Giuliani