Le nomine dei presidenti dei parchi nazionali riguardano anche la regione, mi riferisco naturalmente alla Toscana ma vale anche ovviamente per le altre regioni.
Per la Toscana la partita più rilevante si gioca nell’Arcipelago Toscano dove i soli interventi degni di nota sulle aree protette marine li ha di recente decisi il consiglio regionale.
Da Roma da anni il ministero infatti non muove foglia.
Sembra uno scherzo ma non lo è: l’Arcipelago Toscano non ha aree protette marine.
Non solo, ma neppure la nuova legge sui parchi in discussione in parlamento che piace tanto al presidente Sammuri e a Federparchi cambia le cose. E siamo nel santuario dei cetacei che Roma ha dimenticato da tempo. Siamo insomma nel mare di Schettino. All’Arcipelago le battaglie più vivaci che ricordo sono quelle per liberarsi del presidente Tozzi perché ‘straniero’. L’abusivismo nella pesca che perdura invece non disturba, evidentemente è di casa.
Ecco perché la regione che deve decidere con il ministero la nomina del presidente non può dimenticare questa situazione che gioca un ruolo importante anche sul piano nazionale e non soltanto regionale. Rossi insomma deve farsi sentire e valere come giustamente sta facendo in altre partite ambientali. Questa non è meno importante delle altre.
Renzo Moschini