Sig.Sindaco,
i suoi chiarimenti (si fa tanto per dire!) sono talmente incomprensibili, cervellotici e scritti in un italiano così pessimo che ci resta difficile risponderLe. Comunque ci proviamo. Lei sostiene che il pronunciamento della Corte avrebbe ”sancito la correttezza delle revisioni contabili” da voi fatte. Quali revisioni? La correttezza della gestione finanziaria di un Comune la si accerta con documenti come il conto consuntivo e il riequilibrio del bilancio corrente. E lo scorso anno, il conto consuntivo del 2105 e il riequilibrio del bilancio 2016, come Lei stesso ci dice, sono stati predisposti “in maniera corretta dai Funzionari del Comune di Capoliveri”, riportiamo Sue parole, e noi aggiungiamo anche dalla Dr.ssa De Castelli che, ci dispiace contraddirla, ha ricoperto il ruolo di Magistrato della Corte dei Conti (si informi bene!) e che, in quanto persona esperta di contabilità comunale, è stata da Lei incaricata per la formazione del personale finanziario. Ebbene, il conto consuntivo del 2015 e il riequilibrio del bilancio 2016, approvati da Lei e dalla Sua maggioranza con due delibere di consiglio e con il parere favorevole del Revisore del conto, certificano una condizione finanziaria del Comune certo non facile, come quella della stragrande maggioranza dei Comuni, ma neppure così drammatica da giustificare le sue dimissioni, la sua “fuga”!
Dopo la pronuncia della Corte quegli atti, secondo Lei, sarebbero “di fatto privi di valore. Superati”. Che vuol dire? Un atto amministrativo o è corretto e si presume anche legittimo o non lo è. E se non è corretto può, anzi deve essere modificato o annullato. Perché non l’ha fatto? Perché non ha modificato o annullato le delibere con cui ha approvato il consuntivo 2015 e il riequilibrio del 2016? Forse perché così facendo avrebbe clamorosamente attribuito la patente di incompetenti ai Funzionari capoliveresi, alla Dr.ssa De Castelli e al Revisore del conto.
E poi, Sig. Sindaco, eviti di dire cose non vere.
Lei non ha inviato un bel niente delle prime risposte ai chiarimenti richiesti dalla Corte dei Conti il 9 gennaio di quest’anno, preparate dalla ex Responsabile dell’Ufficio. Anzi, le prime 8 risposte le ha “bloccate” al protocollo. La minoranza consiliare le ha inviate alla Corte e per questo non sono state prese in considerazione. E quando il Comune ha ricevuto dalla Corte il 29 giugno non la pronuncia definitiva, ma una “bozza” di pronuncia , per dare una risposta alla Corte è stata incaricata di nuovo la ex Responsabile dell’Ufficio, non da Lei, sia onesto (come faceva a incaricare una persona su cui non ha mai riposto fiducia?) ma dal Commissario prefettizio. Per il breve tempo a disposizione è stato possibile preparare una risposta solo parziale, quindi non “completa” come Lei afferma. Ed è solo di questa parziale risposta, peraltro consegnata da Lei in ritardo, l’11 luglio, il giorno stesso entro il quale i chiarimenti dovevano essere forniti, che la Corte ha dovuto tener conto prima di emettere la pronuncia definitiva del 13 luglio. Tant’è che proprio nel capitolo da Lei citato “ Controdeduzione dell’Ente”, ha scritto che “per ogni ulteriore aspetto che dovesse emergere o delinearsi in modo più chiaro…….si fa rinvio alle successive fasi di controllo”. In altre parole il Magistrato ha voluto dire che la pronuncia non è una sentenza definitiva e che ci sono tanti aspetti da chiarire e da approfondire. E Lei che fa, scappa?
Ci permetta infine di farLe ancora una domanda. Perché non ha approvato il conto consuntivo del 2016 e, entro il 31 luglio, il riequilibrio del bilancio di quest’anno? Poteva essere l’occasione per certificare il “disastro finanziario” . Abbiamo la netta impressione, anzi la certezza, che non ha potuto e non potrà mai approvare quei documenti per un solo motivo: perché non ha più nessuno che possa darLe una mano. La gestione associata con Capoliveri si è sciolta; la Dr.ssa De Castelli ha rinunciato all’incarico di consulente (le chieda per quale motivo!) e il Commissario prefettizio sembra aver preso “il largo “ da un Comune ormai allo sbando. Dunque Le conviene andarsene, salpare le ancore, prima che sia il Prefetto a mandarLa a casa. La mancata approvazione del consuntivo e del riequilibrio, entro le date previste dalla legge, comporta lo scioglimento del Consiglio. Lei lo sa benissimo. Insomma , è chiaro: ha scelto di giocare d’anticipo! Potrà comunque fuggire dal Comune, come pavidamente sta facendo, ma non certo dalla verità dei fatti, sui quali continueremo giorno per giorno ad incalzarLa.
Danilo Alessi, Cristina Amato, Lorenzo Conticelli, Giambattista Fratini, Loriano Lupi, Nadia Mazzei, Fabrizio Sivori, Giulia Spada