I Sindaci Galli e De Santi hanno sostenuto in conferenza stampa che la fusione tra i due comuni del versante orientale porterà al nuovo comune oltre 6,5 milioni di euro in dieci anni.
Il primo cittadino di Rio Marina e l'ex-sindaco di Rio Elba usano l'argomento delle risorse, come moltissimi altri, per convincere al Sì (non porta bene ai referendum) i cittadini al referendum consultivo.
E' utile ricordare che l'aggregazione tra Rio nell'Elba e Rio Marina, oltre che ad essere una fusione tra due debolezze, manterrebbe tale caratteristica, considerato che il nuovo comune rimarrebbe sotto i 5.000 abitanti e pertanto si vedrebbe dimezzare, come è stato stabilito per tutte le fusioni dal giugno 2016, gli incentivi regionali e sarebbe, con quel numero, sempre sotto rischio soppressione.
Quest'anno, come tutti sanno, la Gestione Associata del Turismo ha deciso di elargire la somma di 190.000 euro a comune (forse straordinariamente per il 2017 perché l'anno prossimo potrebbero essere destinati, giustamente, a opere comprensoriali) ma, nel caso di fusione qualunque erogazione venisse stabilita, il nuovo comune riceverebbe un solo contributo.
Per dirla in altra maniera, la fusione farebbe perdere a quell'area almeno la metà dei contributi, a qualsiasi titolo, erogati dalla GAT.
Ci sono altresì, altri interrogativi e riflessioni di fondo che è utile porre a Galli e De Santi, e non solo a loro:
1) nella sciagurata ipotesi che i comuni sotto i 5.000 abitanti venissero soppressi a fusione già avvenuta, quei 6,5 milioni lo Stato e la Regione ve li erogherebbero tutti lo stesso? L'ipotesi, forse qualcosa di più, è che non si può sapere, perché la norma sulle soppressioni è ancora da definire;
2) se ci saranno altre fusioni in Italia quei finanziamenti statali sono destinati certamente a diminuire. Lo stanziamento complessivo viene definito anno per anno;
3) se si da il segnale che quei finanziamenti possono essere utilizzati per la spesa corrente, magari per la riduzione di qualche tassa, una volta finiti si torna punto e a capo. Sarebbe utile che lo Stato li vincolasse ad investimenti e che accompagnasse alle risposte monetarie garanzia di servizi, sopratutto nelle isole minori;
4)le nuove possibili assunzioni ho il timore che saranno fatte con personale in mobilità.
Le uniche cosa certe, se fusione ci sarà, sono che Galli e De Santi saranno stati gli ultimi sindaci di Rio Marina e Rio Elba e per questo saranno ricordati.
O forse potrebbe essere ricordati, se le previsioni della Fondazione Onlus Isola d'Elba che ha sostenuto che la fusione tra i due comuni e che la semplificazione istituzionale darà ai cittadini dell'Elba ed in particolare ai giovani un futuro di lavoro e prosperità senza essere costretti ad andare altrove, tra coloro che hanno usato forme efficaci per aver combattuto in maniera reale la disoccupazione.
C'è poi una “quisquilia” che andrà risolta: chi sarà il patrono del nuovo comune? Quale giorno della festività?
Andate a votare per un No utile anche per altre comunità.
Giovanni Frangioni