Ancora una volta, in occasione delle polemiche sulle unioni di Comuni, in generale, mi sorge il dubbio che si faccia sostanziale confusione tra il "Comune" inteso come soggetto amministrativo (e, magari, di potere politico) e "Comune" inteso come “comunità”, come insieme coerente di persone, luoghi, storie, tradizioni e culture.
Peggio ancora, come se il secondo senza il primo non potesse vantare dignità autonoma di esistenza e riconoscibilità. Caso mai, sarebbe più facile e riscontrabile il contrario.
Mi esimo dal riportare gli innumeri esempi a conforto, anche se gli ultimi casi a me più vicini hanno riguardato il Comune unico dell'Isola d'Elba, con argomentazioni contrarie tali da avallare il mio dubbio, e quello, sia pure maggiormente imperfetto per tanti motivi, di Rio Elba e di Rio Marina.
Mi piacerebbe che la discussione, sempre utile ove costruttiva, si discostasse da impostazioni acriticamente e semplicisticamente localistiche, a difesa di presunte perdite d'identità o di aspetti similari.
Paolo Di Pirro