Il Sindaco di Portoferraio Roberto Peria risponde a chi aveva messo in dubbio l'attuazione dell'accordo sulla sanità, firmato dai sindaci e dall'assessore Marroni il 23 Novembre scorso.
"L’accordo sulla sanità non è saltato. Non sono corrette, pertanto, le posizioni di chi, mistificando, innesca una polemica stonata, finalizzata ad attacchi personali e politici, in un momento, in cui, al contrario, servirebbero obiettività ed unità. Colpiscono in particolare alcune affermazioni del consigliere Bertucci, che dovrebbe avere più rispetto, personale ed umano, prima ancora che politico, per uno dei gesti più sofferti della mia esperienza di sindaco, quello delle dimissioni. All’avversario si possono riservare attacchi, ma non bisogna mai colpire slealmente, toccando i valori più profondi. C’è poi il problema che quando si interviene bisogna dire la verità.
L’accordo di fine novembre non è saltato: basta guardare i punti fondamentali per capirlo. Non è in discussione la nomina del primario di medicina entro febbraio 2013, visto che fra qualche giorno si terranno le selezioni. Non è in nessun modo a rischio il mantenimento del punto nascita o la previsione dell’attività di teleconsulto pediatrico. E’ già stato effettuato il ripristino delle tradizionali modalità di accesso ai prelievi del sangue. Non si sono ridotte le attività ambulatoriali. In piedi sono tutti gli altri punti qualificanti dell’accordo, che sono:
- la progettazione di una casa della salute entro febbraio 2013;
- il rafforzamento del pronto soccorso dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno;
- l’avvio, entro febbraio 2013, di un progetto sperimentale di continuità assistenziale ospedale-territorio, finalizzato al monitoraggio telematico dei pazienti critici in dimissioni protette;
- il mantenimento e la riqualificazione di chirurgia generale;
- l’attivazione, entro febbraio 2013, della guardia anestesiologica h/24 ore;
- l’estensione della presenza dell’ortopedico anche nella fascia oraria pomeridiana;
- l’utilizzo del life-pak per l’emergenza-urgenza;
- l’attivazione delle cure palliative entro primavera;
- un progetto di accoglienza per i pazienti elbani in cura presso i presidi ospedalieri dell’Azienda, tipo foresteria.
Nonostante questo è necessario vigilare. In primo luogo perché è evidente che l’accordo è andato per molti versi a cambiare in corsa alcune delle impostazioni già date per assodate dall’Azienda. Su alcuni di questi punti si riscontrano ritardi e sofferenze. E’ questo il caso del ripristino delle attività di guardia medica a Campo Elba e Rio Marina. I medici già sono disponibili, l’Azienda non ha ancora riattivato il servizio in periferia, per presunte difficoltà nel reperimento degli immobili. La dilatazione dei tempi non è ulteriormente accettabile. Sono personalmente e ripetutamente intervenuto sull’assessore regionale perché non si verifichi. La prossima settimana incontreremo l’Azienda e ci aspettiamo risposte precise.
E’ poi, in questi giorni, accaduto qualcos’altro, che però va al di là dell’accordo del 23 novembre e che riguarda l’attività ortopedica. Nella sostanza, da una parte l’Azienda si è attivata per rispettare i termini dell’intesa e quindi garantire una presenza dell’ortopedico anche nel pomeriggio e la reperibilità notturna; dall’altra, nella programmazione delle attività 2013, avrebbe previsto (il condizionale è d’obbligo, perché atti ufficiali non ve ne sono) sì il mantenimento di un’attività programmata, ma ricondotta ad una casistica assai poco qualificante, quasi di tipo ambulatoriale.
Ciò comporterebbe che tutte le emergenze, tutte le attività chirurgiche di una certa rilevanza, comprese le protesi, vadano a Piombino o Cecina. E’ chiaro che una simile impostazione non appare condivisibile; è altrettanto chiaro che bisogna farla finita con scelte che tendono a scavalcare
Su tutto questo deve intervenire
Roberto Peria - Sindaco