Con riferimento al progetto di ristrutturazione del compendio immobiliare “Ex Centrale ENEL” posto in Via Zambelli a Portoferraio, dopo le perplessità già precedentemente espresse circa gli sviluppi del medesimo e la scarsa concertazione con le categorie interessate, la nostra Associazione ha richiesto ed ottenuto l’accesso agli atti presso l’Amministrazione Comunale di Portoferraio, al fine di verificare il relativo iter burocratico.
In attesa di una completa disamina del dossier da parte degli organismi provinciali e regionali di Confcommercio, data la portata dell’operazione che comporta la realizzazione di una struttura commerciale di oltre mq.4000, l’associazione è prontamente intervenuta chiedendo al sindaco Mario Ferrari, al vicesindaco Marini ed al dirigente dell’Ufficio tecnico arch. Mauro Parigi (con invio per conoscenza anche alla direzione di Eurospin) di vigilare attentamente affinché venga rispettata la normativa prevista.
Infatti, l’Accordo di pianificazione per la realizzazione del sistema delle attrezzature della portualità turistica e della filiera nautica, nello specifico al punto 1.5 Ex Enel e Parco del Forte St.Cloud prevede che le destinazioni d’uso ammesse siano le seguenti: trasferimento di attività commerciali di media distribuzione già esistenti (Eurospin), di pubblici esercizi, agenzie turistiche e di viaggi, servizi per noleggio mezzi di trasporto terrestri e marittimi, agenzie di compravendita e noleggio imbarcazioni, attività terziarie pubbliche e private, nonché attrezzature commerciali della piccola distribuzione di superficie di vendita non superiore a 250 mq. per la vendita di prodotti tipici locali.
E’ estremamente importante che questa prescrizione della norma venga pienamente rispettata, in quanto un diverso sviluppo dell’operazione potrebbe comportare pesanti ricadute negative non solo sull’attuale assetto del comparto commerciale del capoluogo, ma sull’intero sistema economico elbano, considerando gli impatti che questi centri commerciali già rappresentano in realtà territoriali ben più vaste della nostra isola, e non sottoposte all’escursione stagionale dovuta al turismo. Ciò che in assoluto è da evitarsi, e la nostra associazione ne è ben consapevole e vigilerà al riguardo, è che avvenga un depauperamento di risorse economiche sul territorio, con indebolimento finanziario del sistema locale.