Devo aprire la risposta premettendo che a me non piacciono affatto i ping pong sui giornali, ma per questo caso purtroppo non posso farne a meno e dico anche, chi mi conosce lo sa bene, che a me piace molto il metodo ed il rispetto, che all’interno di questa risposta non ho trovato.
Ho trovato invece la solita e scorretta arroganza che aleggia in questa legislatura. Intanto tengo a precisare che il PD non è mio, quindi al nostro interno non c’è solo tennis ma tanto tanto altro, e siamo abituati a condividere le idee.
Tra l’altro non mi sembra che l’assessore spicchi per la sua attività sportiva e agonistica.
In consiglio comunale ci dite sempre che cercate la nostra collaborazione ma ogni volta che proviamo a lanciare un’idea, la risposta è sempre quella “ci potevate pensare voi nei 10 anni precedenti”, ne sono passati quasi quattro dei vostri e siamo tutti in attesa di vedere l’elenco che a breve pubblicherete perché al momento di opere pubbliche fatte non se ne vede ancora e nel piano triennale approvato di progetti non mi sembra di vederne. Comunque siamo tutti tranquilli ad aspettare.
La nostra voleva solo essere un’idea senza nessuna arroganza e presunzione, e per questo ci tenevamo a dirvela.
Sappiamo benissimo che esistono piscine regolari come dice l’assessore di 25 m e si chiamano a vasca corta mentre quelle di 50 metri si chiamano a vasca lunga, ambedue regolari ma secondo noi e lo ribadiamo il luogo prescelto è sbagliato. Trattandosi di una piscina che sarà ovviamente per tutta l’Elba, e visto appunto che fino ad oggi a nessuno, ripeto a nessuno è riuscito farla, già che ci siamo non sarebbe stato possibile provare con quella di 50 m? Vorrei aprire un altro argomento attualissimo in questi giorni e mi piacerebbe che la risposta fosse nel merito, e non la solita.
Abbiamo visto tutti che la luminaria quest’anno per una metà circa è stata montata e tuttora lo stanno facendo con il camion con cestello del Comune e i dipendenti della Cosimo de’ medici, quello che ci preme sottolineare da cittadini e da forza di minoranza, ma gli operai della Cosimo De Medici hanno le autorizzazioni o certificazioni per poter svolgere quel tipo di lavoro? Alla fine chi certificherà che il lavoro è stato fatto a regola d’arte? A queste domande vorremmo risposte certe e precise per avere tutti una maggiore tranquillità.
PD Portoferraio