Fra le tante o le poche novità che si annunciano per l’anno nuovo , questa dell’”election day regionale” del 23 giugno per le fusioni dei comuni in Toscana è quella che più ci meraviglia perchè è giunta del tutto inaspettata .
Da una parte ci aiuta perché in effetti i tempi ,con l’ipotesi di votare a febbraio, erano veramente ristretti , anche se noi eravamo partiti tempestivamente col convegno del 7 dicembre e col programma delle iniziative da avviare con le feste di Natale , dall’altra ci preoccupa per i tempi lunghi da gestire e soprattutto per il periodo scelto per votare , giugno e la penultima domenica di giugno,quando la stagione turistica sta entrando nel pieno e gli elbani saranno presi a preoccuparsi del rilancio del turismo e un po’ meno delle faccende istituzionali , specialmente dopo la tornata elettorale di febbraio con le politiche in tutti i comuni e in più con le amministrative a Rio Marina, coi morti e feriti che tale tornata comporterà.
Sembra quasi che il Ministro Cancellieri abbia sentito il grido di dolore dei sindaci del no che si erano affrettati , inavvedutamente , a deliberare incarichi ai loro avvocati per invalidare il Referendum per il mancato rispetto dei termini , senza accorgersi che la data non era stata ancora fissata , e altri argomenti per indurre i cittadini a votare no , non erano ancora riusciti a trovarli .
Ora i tempi ci sono , come dice il dr. Casciano ,di Capoliveri , orgoglioso di vedersi riconosciuta la teoria che referendum e politiche non erano da fare insieme per gli Elbani , anche se forse non immaginava che le motivazioni del Ministero sono state di ordine diverso, come il pericolo di ingorgo per l’elettorato attivo , dato che alle amministrative di Rio Marina possono votare solo i Piaggesi , al Referendum i residenti negli otto comuni elbani e anche gli extra comunitari a certe condizioni e alle politiche un'altra categoria ancora di cittadini . Ora invece con il solo Referendum , il dibattito esclusivo sul tema ci sarà ,speriamo ampio , specifico e diffuso come del resto abbiamo sempre cercato perché noi del Comitato non abbiamo mai voluto imporre la “ fusione “ degli otto comuni all’isola d’Elba ma abbiamo cercato di evidenziare i vantaggi che tale ipotesi avrebbe portato alla nostra isola, sia dal punto di vista del rilancio socio economico sia del risparmio sulle spese della politica , della riqualificazione dei servizi a costi invariati e con i rilevanti contributi statali e regionali pluriennali che la suddetta operazione avrebbe comportato.
I tempi sono maturi , la spending revew ha tagliato imponenti risorse agli enti locali alcuni dei quali potrebbero “chiudere bottega” coi debiti che si ritrovano , l’obbligo delle gestioni associate è in arrivo per i piccoli comuni e nel 2014 arriverà anche il patto di stabilità per tutti i comuni e se non si creeranno sinergie, come appunto nelle Province , i piccoli comuni saranno gestiti dai commissari prefettizi con le conseguenti riduzioni di servizi e di partecipazione dei cittadini . Quindi noi aspettiamo fiduciosi questo seppur ancora lontano “ election referendum day “ per dare insieme agli altri comuni toscani, coinvolti in questi processi di fusione , una dimostrazione di maturità politica e di saggia scelta elettorale , al di là delle vie giudiziarie avviate da chi non ha altri argomenti da opporre alla necessità e anzi all’opportunità della fusione dei nostri otto comuni nel Comune Unico Isola d’Elba .