I Promotori del Progetto Elba Mantovani, Nocentini e Gorgoglione hanno convocato la cittadinanza e le associazioni di categoria su un altro dei temi critici per l’Elba, insieme a Sanita e tribunale, quello dell’Ambiente del Parco e della Area Marina Protetta. Il tema proposto, questa volta era il Parco no, si, come?
Fortemente critica contro il Parco la premessa di Mantovani, che dei tre si definisce il piu esperto e appassionato di ambiente, anche se non esperto di normative ambientali. (ndr: ipse dixit)
Mantovani sostiene che questo Parco non è quello giusto, ha fatto solo danni ed è stato imposto in modo invasivo dall’esterno. Le regole sono sbagliate e i divieti assurdi. Il nuovo presidente è piu attento ai locali rispetto al passato ma non è certo il salvatore della Patria. La dirigenza del Parco deve essere espressa localmente. Se le leggi lo impediscono faremo una legge speciale per l’Elba che diventerà la prima Isola italiana con una legge speciale che normerà ambiente, tribunale, sanità, lavoro ecc. (ndr: che la promulgazione di una tale "legge" rappresenterebbe una patente infrazione di una sterminata serie di normative comunitarie è evidentemente questione irrilevante)
Dunque gli imprenditori elbani vogliono sostanzialmente un parco gestito da locali, con meno vincoli possibili, dove i cacciatori e i pescatori e gli abitanti possano finalmente fare quello che vogliono: pescare, ma rispettando le regole, cacciare nel rispetto della natura, non cementificare ma ampliare solo un po’ le strutture che ne hanno bisogno, autoregolandosi perché i locali vogliono bene al territorio e alla natura senza bisogno che glielo dica il Parco o non questo Parco. Secondo questo progetto una grande azione di volontariato farà si che i sentieri siano puliti, non ci sarà bisogno di controlli perché i cacciatori e i pescatori stessi controlleranno e faranno manutenzione del territorio. Basterà che ci sia una gestione di locali - affermano - che non hanno bisogno di avere insegnamenti da Roma o da Firenze. Perchè nessuno meglio degli elbani - dice - conosce e sa tutelare il mare e il territorio. Mantovani ribadisce che il Parco ha fatto solo danni ambientali e sociali che richiederanno anni per essere rimediati. Rileva che purtroppo gli abitanti non sono piu liberi di godere della natura cosi passano le giornate a bere nei bar. (ndr: l'entusiasta imprenditore evidentemente ignora che la piaga dell'etilismo affligge l'Elba da ben prima dell'istituzione del Parco, che non esistono affidabili studi sulla base dei quali si possa suffragare l'esistenza di un rapporto di causa-effetto tra perimetrazione di aree protette e aumento del consumo di alcolici, pure se talvolta, da queste parti, l'implementazione di argomentazioni che paiono ispirate dal troppo libare ci pare evidente)
Occorre cambiare questo Parco che non è giusto che sia nazionale, dobbiamo imporre il volere dei locali e promuovere la emanazione di una nuova normativa che consenta di avere un parco adeguato alle necessità e al livello di antropizzazione dell’Elba. L’Obiettivo è un parco vero non come quello attuale e una legge speciale per l’Elba. Mantovani crede molto in questo progetto e ritiene che se le idee sono condivise e giuste l’obiettivo possa essere raggiunto.
Yuri Tiberto, riportando alla realta’ la platea, ha parlato come ex consigliere del Parco, e spiegato le difficoltà burocratiche i tagli e i vincoli di legge che guidano e bloccano l’ente su molti fronti conoscendolo bene per esperienza diretta. Ha fatto presente che esistono normative di rango europeo che definiscono aree classificate come SIC e ZPS che non possono essere ignorate (ndr: e che anche nella assai improbabile ipotesi che veda la luce la "normativa speciale elbana" vagheggiata assai peregrinamente dagli organizzatori del convegno lascerebbero immutati gli attuali vincoli).
A proposito del mare Tiberto ha ricordato la sua raccolta di firme per bloccare l’istituzione dell’Area Marina Protetta. Ha espresso fiducia nel nuovo Presidente Sammuri con cui si è già confrontato.
D’Errico, ex Presidente della Comunità del Parco ha raccontato la sua esperienza di cinque anni, e il tentativo di istuituire un AMP Elba condivisa da tutti sul modello dello Scoglietto, una proposta che aveva trovato consenso unanime di tutti Sindaci ma che poi si è fermata in cassetto del Ministero dell’Ambiente.
Come rappresentante del Comune di Marciana quasi completamente dentro l’area tutelata sa come il Parco sia stato subito perché imposto dall’alto con promesse di sviluppo e volano per l’economia locale ma poi rivelatosi una grande delusione. In particolare assurda la perimetrazione, che (afferma) ha scoperto essere stata fatta a tavolino e di fretta da un dirigente regionale (ndr: a noi risulterebbe diversamente e comunque è agli atti che la perimetrazione fu concordata con tutti i Sindaci dell'Elba allora in carica).
Minelli per la Coldiretti ha espresso fiducia nel nuovo presidente , persona molto competente, e ha ricordato che se il 50% del territorio dentro il parco non è messo bene non sembra che il restante 50% sia migliore. Forse non è il caso di dare tutta la responsabilità al parco.
Ciumei, unico sindaco presente, ha espresso un appoggio totale al parco e alla istituzione dell’AMP come opportunità di sviluppo per il territorio anche per la fiducia e la stima al nuovo presidente Sammuri con cui ha avuto modo di confrontarsi.
Molti gli interventi di Carlo Gasparri, che si è presentato come il piu grande esperto del mare e del territorio elbano non solo a livello locale ma nazionale. Ideatore della area tutelata dello Scoglietto, riconosciuta da tutti come la soluzione ideale per la tutela del mare elbano, rammaricato per non essere stato ascoltato dal Ministro Prestigiacomo, quando ha presentato la sua proposta di area Marina, e ideatore di progetti di sentieri subacquei su cui sta lavorando da due anni. Il Parco per Gasparri spreca solo soldi e non fa depuratori.(!) Ha fatto solo danni basta guardare ai sentieri, ai danni degli ungulati e al degrado di Pianosa, impedendo l’agricoltura e lo sviluppo economico del territorio.
Il Parco, nell'analisi gasparriana, avvelena Montecristo e lascia in malora il Volterraio. Fa convegni sulla tutela della biodiversità marina invitando pseudo esperti di mare fiorentini e non invitando quello locale (lui ndr)
Mantovani relatore principale dell’incontro ha concluso annunciando la necessità di costruire una commissione permanente sulla questione parco e amp a cui tutti sono invitati a partecipare, per dare contributi costruttivi e annunciando che incontrerà il Parco con cui ha avuto già contatti.
(ndr: facciamo voti perché il Presidente Sammuri, cogliendo l'occasione dell'incontro concessogli così benignamente, faccia omaggio agli organizzatori del "convegno" di abbondante materiale documentativo relativo alla normativa che regola le aree protette, nonché alle competenze ed alle attività degli organi che le gestiscono, fornendo così un sostanziale contributo all'abbattimento del tasso di discorsi a glande pendolante, alias bischero sciolto, che possono udirsi nelle elbane assisi)
E.R.