Gent.mo Andreoli, dal pezzo si evince che il Marini e la Cosimo sono ormai diventati un “suo” incubo. Badi che anche questa è una sindrome; non so come si chiami, perché non sono medico, ma sono certo che se lo chiede a quel medico che ha diagnosticato la mia di sindrome, saprà aiutarla; anche perché è una sindrome che vi accomuna. Diventa necessaria, quindi, una seconda lezione: quando il Marini parla lo fa nel suo ruolo di vice sindaco e assessore e a nome dell’amministrazione; così come quando lei scrive, anche cose che con la politica hanno poco a che vedere, lo fa come segretario di un partito.
Tornando, invece, ai fatti, la sua memoria difensiva é troppo debole e, cosi, il fatto rimane in tutta la sua evidenza: gli affreschi sono stati coperti da secchi di vernice. Alla faccia di tutta quella sensibilità verso la cultura di cui tanto vi fregiate.
Per porre fine alla questione concludo che, al di fuori delle polemiche e dei gravi errori del passato, la nostra amministrazione sarà ben felice di restituire al teatro dei Vigilanti - Renato Cioni tanta bellezza che sarà un arricchimento per il nostro patrimonio culturale.
Concludo ammettendo di avere anche un’altra sindrome: quella di godere nel farvi sempre notare che poi così bravi non lo siete mai stati; ma questo lo dovreste aver capito nel 2014.
Tornando, invece, alla mancanza di eleganza nelle risposte, di cui sono stato da lei tacciato nella precedente querelle, beh che dire, a questo punto credo di poterle dare delle lezioni, anche se sarà dura perché si parte veramente da molto in basso.
Ancora buone feste.. e cerchi di pensare ad altro; anzi, come dice il suo leader, stia sereno!
Roberto Marini