Il problema della chiusura dei negozi durante l’inverno è un problema generalizzato, che non colpisce solo Marciana ma tutta l'isola.
Alla base principalmente c’è il bacino di utenti che nel periodo invernale non è sufficiente a garantire incassi sufficienti, e poi c’è la media distribuzione che ha centralizzato tutti i servizi.
L'ordinanza chiaramente interessa solo i pubblici esercizi ed esercizi commerciali, di beni di prima necessità. Fermo restando che i cittadini eletti alla guida del paese stanno in Comune ed è il Sindaco che ha la responsabilità dell’andamento del paese, si sa che le decisioni prese dall’alto non piacciono mai troppo.
La Sindaca Bulgaresi da un certo punto di vista ha fatto bene a sollevare il problema e a portarlo all’attenzione dei media perché sappiamo bene cosa significa per le persone anziane doversi spostare, anche solo per fare la spesa, spesso alle dipendenze di figli e nipoti. Quindi comprendiamo bene lo spirito alla base dell’ordinanza.
Meno bene comprendiamo il fatto che tale provvedimento è stato emesso senza un adeguato preavviso e, ben più grave, senza una minima preventiva concertazione con le associazioni di categoria rappresentative di coloro che per primi dovranno subirne gli effetti, dovendo rimanere per ore dietro al bancone senza vedere anima viva, sopportando così costi di impresa per fini unicamente sociali.
A questo punto però, visto che parliamo di interessi collettivi, riteniamo che tutte le parti in causa debbano agire per il bene comune, individuando strumenti che possano conciliare le esigenze della collettività e delle imprese.
Come Confesercenti ne proponiamo due: limitare le aperture a qualche ora mattutina per i negozi di alimentari e ridurre drasticamente, fino all’azzeramento, la tassazione locale per i soggetti obbligati all’apertura.
Concludiamo con una considerazione, stamani aprendo i giornali si apprende quella che il proprietario di Amazon è l'uomo più ricco del mondo: senza dubbio anche l’Elba ha contribuito a tale successo, un po’ per mancanza di scelta, ma anche perché all'Elba alcune attività sono chiuse per mesi, ed è chiaro che si è costretti a rivolgersi alla rete.
Purtroppo questo porterà ad una desertificazione dei centri storici, dei borghi, perché ricordiamoci che sono proprio i piccoli negozi di vicinato a tenere vivi i nostri paesi. Localmente servono politiche lungimiranti che possano attrarre nuove persone sull’isola, ma queste politiche non possono essere sulle spalle del singolo comune, ma di tutta l’Elba che deve riuscire a fare sistema e a progettare il futuro dei nostri figli.
Il Presidente
Confesercenti Elba
Franco De Simone