La situazione degli autobus che circolano all’isola d’Elba è grave. Negli ultimi giorni, una serie ripetuta di guasti ha messo in luce tutti i limiti di mezzi vecchi e usurati.
Guasti a cadenza quotidiana che costringono i nostri ragazzi (i maggiori fruitori degli autobus) a ritardi all’entrata della scuola o al ritorno a casa rendendo quel viaggio, già mattiniero e poco piacevole a causa della conformazione delle strade elbane, ancora meno digeribile.
Senza pensare al fatto che su quegli autobus ogni mattina è presente il personale di CTT (autisti e controllori) che, nello svolgere il proprio lavoro, è regolarmente sottoposto alle contestazioni (legittime) dei ragazzi e dei genitori per colpe, però, sicuramente non loro.
Basterebbe questo a denunciare una situazione al limite della tolleranza ma non è sufficiente perchè, anche quando gli autobus funzionano, le corse più frequentate della giornata costringono i ragazzi al viaggio in piedi sballottati dall’inizio alla fine. Per chi sale sul bus nelle frazioni, il posto a sedere è una vera e propria chimera.
CTT Nord, di cui l’Elba fa parte per ciò che riguarda il trasporto pubblico, è un gruppo forte e solido. Solo qualche giorno fa pubblicizzava sul proprio sito l’acquisto di 119 nuovi mezzi dal 2015 e addirittura senza accedere a finanziamento pubblico, ma solo con la forza delle proprie risorse. Vantando, legittimamente, “un ulteriore impegno verso la qualità del servizio di CTT Nord”, impegno che però all’Elba non si è visto.
Ci rallegriamo della solidità del nuovo gruppo che ha inglobato la vecchia ATL ma ci chiediamo:
perchè di questi nuovi mezzi neanche uno è approdato all’Elba? I nostri studenti sono forse ragazzi di serie B rispetto ai loro coetanei pisani o livornesi? Perchè i genitori devono pagare abbonamenti molto salati per mandare i ragazzi a scuola e devono farli salire sempre in piedi e su mezzi vecchi e ormai logori?
Crediamo siano domande legittime, soprattutto dopo l’incontro che come Partito Democratico abbiamo avuto alcuni mesi fa con la dirigenza di CTT e nel quale ci era stato assicurato l’impegno preciso allo svecchiamento del parco mezzi presente all’Elba e invece abbiamo salutato soltanto l’arrivo di due autobus acquistati nel 2005.
Bene ha fatto la CGIL a intervenire nel merito nei giorni scorsi e a girare queste domande anche ai Sindaci elbani che hanno l’obbligo di tutelare i nostri ragazzi, almeno all’andata e al ritorno da scuola.
Attualmente, dai dati che abbiamo, l’età media dei mezzi circolanti all’Elba è 15 anni, con il più vecchio che ne ha addirittura 25. L’ultimo mezzo nuovo arrivato sull’isola risale a 12 anni fa. Veramente troppo.
Simone De Rosas
Partito Democratico Isola d’Elba