Il programma di Liberi e Uguali mette al primo posto istruzione e ricerca. La posizione è molto critica rispetto alla legge “Buona scuola”: l’alternanza scuola-lavoro deve tornare volontaria, va migliorata l’edilizia scolastica, va potenziato il finanziamento del sistema universitario e della ricerca pubblica. La proposta che più caratterizza questo partito è quella della “progressiva gratuità dell’accesso a partire dall’abolizione delle tasse universitarie”.
Per quanto riguarda il lavoro per i giovani, Liberi e Uguali propone un Green New Deal “che apra la strada alla riconversione ecologica dell’economia” con interventi di messa in sicurezza del territorio, puntando su energie alternative e con investimenti ad alto moltiplicatore (su istruzione, sanità, trasporto pubblico, cultura, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ricerca). Prevediamo uno sblocco del turnover nella Pubblica Amministrazione “assumendo giovani con le competenze di cui la Pubblica amministrazione oggi è più carente”.
Molto critica la posizione sul Jobs Act: chiediamo il ripristino del’art. 18, limitando i contratti a tempo non indeterminato “esclusivamente con il ripristino della causale, che giustifichi la necessità di un’assunzione a scadenza”. Inoltre, proponiamo di disciplinare “le nuove forme di lavoro, come quelle con le piattaforme, per le quali manca un inquadramento giuridico certo”.
La rivoluzione 4.0 è già in atto e presenta grandi rischi di riduzione dell'occupazione e di nuovi lavori sottopagati. ai quali rispondere “considerando in primo luogo il tema della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario”.
Nel nostro programma c’è un capitolo dedicato alla Rete in cui si riconoscono le potenzialità delle nuove tecnologie per una economia sostenibile e per incrementare una trasparente partecipazione democratica.