Dentro un risultato elettorale brutto.. che più brutto non si può… c’è un piccolo segnale di speranza che è la nascita di “Potere al Popolo”.
Partendo dal nulla, senza soldi, senza contatti, con il boicottaggio vergognoso dei media, siamo riusciti a presentarci alle elezioni raccogliendo il voto di centinaia di migliaia di persone, tutti attivisti, militanti, volontari impegnati nel sociale, nell’associazionismo, giovani, lavoratori precari, etc… un bagaglio di lotte ed esperienze, un insieme di persone che sarà la base per costruire la nuova sinistra di domani. Anche all’Elba abbiamo fatto la nostra piccola parte dando vita alla nostra assemblea territoriale di Potere al Popolo e dandoci da fare per quanto possibile per far conoscere le nostre idee.Siamo soddisfatti perché non era umanamente possibile fare di più. Perché abbiamo dato il massimo, e non abbiamo alcun rimpianto. Perché se non ci fosse questo baluardo di centinaia di migliaia di voti a ricordarci che esiste chi non si è arreso alla barbarie, a guardare i risultati delle elezioni staremmo anche peggio, più depressi.
Non potevamo certamente nel giro di un'elezione risolvere i problemi che la sinistra ha lasciato insoluti per 40 anni. D’altronde i dati parlano chiaro con il trionfo della destra: 18,30% la Lega, 1,3% i due partitini neonazisti, 4,5% Fratelli d'Italia... senza contare la valanga dei 5 Stelle che negli ultimi anni sulla retorica securitaria e anti-migranti hanno costruito la loro impalcatura. E’ evidente che la vecchia sinistra o pseudo-sinistra ha inseguito la folle deriva liberista lasciando sole le persone più deboli, che invece doveva rappresentare, facendole cadere nelle mani di forze politiche abili nel manipolare le frustrazioni e sofferenze generate dalla crisi economica verso falsi obbiettivi e contro nemici irreali.
Ma potevamo - e dovevamo - cogliere l'occasione per iniziare a sperimentare e costruire qualcosa di nuovo.
Ora, fatto il primo passo dobbiamo fare il secondo: continuare, strutturare. Lo scenario politico e sociale che si profila è uno scenario instabile, che quindi apre possibilità. Ma la lezione di questi 10 anni di crisi è che l'instabilità non la rendi produttiva se non hai radicamento sul territorio, prospettiva e organizzazione.In tre mesi e mezzo siamo passati dall'essere collettivi sparsi, comitati, associazioni, pezzi di partiti, a un embrione di organizzazione fatto da 10.000 militanti e conosciuto da qualche milione. Siamo un piccolo pezzo di popolo che si è messo in marcia e vogliamo essere sempre di più.
Se siamo bravi, riusciremo in breve tempo a dare maggiore unità e forza ai nostri nodi territoriali; aumentare il livello di analisi e di dibattito culturale; aumentare il nostro impatto mediatico; far salire qualitativamente le nostre pratiche di mutualismo, sindacalismo sociale, controllo popolare.
Per questo motivo ci prepariamo ad una nuova assemblea elbana di Potere al Popolo che si terrà il 17 marzo 2018 alle ore 16 presso la sala consiliare di Portoferraio ed a partecipare con una nostra delegazione all’Assemblea Nazionale di Roma del giorno successivo.
Potere al Popolo - Isola d'Elba